Milano-Sanremo 2019, Sagan pragmatico: “Corsa difficile da vincere e da perdere. Avversari? Tutti tranne i miei compagni”

Peter Sagan copre le carte alla vigilia della Milano-Sanremo 2019. Indicato tra i grandi favoriti nonostante un percorso di avvicinamento alla prima Monumento non proprio ottimale, il portacolori della Bora-hansgrohe ha un rapporto complicato con la Classicissima. Secondo sia nel 2013 che nel 2017, quando sembrava decisamente il grande favorito negli sprint ristretti che hanno registrato i successi di Gerald Ciolek e Michal Kwiatkowski, il tre volte campione iridato si presenta stavolta al via con meno attese, complici i problemi fisici che lo hanno fatto arrivare scarico alla Tirreno-Adriatico, e proprio per questo andrà tenuto d’occhio. Già in passato, infatti, si è saputo prendere classiche come la Parigi-Roubaix senza avere tutti i riflettori puntati addosso e alla vigilia il suo atteggiamento, come di consueto scanzonato e sornione, può essere interpretato in più modi.

Come ti avvicini e cosa ti aspetti dalla gara?
Non mi aspetto niente, vedremo domani cosa sarà.

Cos’è per te la Milano-Sanremo?
Una corsa di ciclismo. Ha una grande storia alle sue spalle ed è speciale soprattutto perché apre la stagione delle Classiche Monumento. Tutti i corridori ci tengono particolarmente.

Perché per te è speciale?
Amo questo corsa, è la più lunga ed è imprevedibile. É difficile da vincere e da non vincere…

Secondo te è più facile vincerla allo sprint?
Dipende se si è in forma o no. É chiaro che se nel finale stai bene, ti puoi divertire.

Cosa hai fatto in questi giorni?
Ho recuperato dalle fatiche della Tirreno-Adriatico. Sono uscito ad allenarmi un giorno e ieri ho fatto tre ore con i miei compagni di squadra.

Stai meglio rispetto alla Tirreno?
Ho voluto finirla perché questa è una parte fondamentale delle stagione prima delle Classiche è c’è bisogno di fare corse dure. Vedremo…

Che differenze ci sono con un Mondiale?
Non è la stessa cosa perché il Mondiale si disputa su un percorso diverso ogni anno e in una nazione diversa. Sanremo è sempre la stessa, ma cambiano condizioni atmosferiche e condizioni. Sono arrivato due volte secondo pensando che avrei potuto vincere.

Quanto conteranno quelle esperienze?
Ti insegna a sapere dove correre e dove farti trovare nelle situazioni di corsa.

Cipollini ha aspettato 15 anni prima di farla sua…
Invece Merckx quante volte l’ha vinta? C’è sempre differenza…

Con quale stato d’animo la affronti?
Correrla con un tempo come quello di oggi è splendido, perché è una corsa divertente. Già sul Turchino devi stare davanti, nella discesa, ma poi manca ancora molto. Devi ricordarti di alimentarti e bere, mantenere sempre la concentrazione. Nel Giro delle Fiandre o alla Roubaix ci sono molte differenze…Correre in Italia, con paesaggi simili e vicino alla costa, è sempre bello. In Belgio non è così. Negli ultimi 50 chilometri devi essere concentrato, è una bella gara. Quando vedi gli ultimi 10 o 5 e sei ancora lì, l’unico pensiero è quello di provare a vincere.

Come ti senti?
Vedremo…C’è ancora un mese di Classiche dopo domani e dovrò cercare di sentirmi bene durante tutto questo periodo.

Hai superato i problemi degli ultimi giorni?
Problemi? Niente di serio. I problemi ci sono tutti i giorni nel mondo…

Chi sono i principali avversari?
Tutti tranne i miei compagni…

I bookmakers ti indicano come favorito…
Vediamo sabato dopo la gara (ride, ndr).

Userai la nuova bicicletta?
É uno spettacolo, come abbiamo avuto modo di vedere in questi giorni, e spero lo sia anche per le persone. Mi fido al 100% dei meccanici che ho in squadra, ho già provato la nuova bicicletta per tre giorni prima della gara e dovrebbe andare tutto bene. Ormai uso i freni a disco da un anno, non vedo particolari problemi e sono molto efficace in frenata.

Cosa cambia oltre al colore?
Sicuramente il colore, ma anche altre cose. É affascinante avere una bici tutta per sé. Specialized mi ha messo a disposizione un bel mezzo.

Ti manca la mountain bike?
Sì, ma durante l’anno la uso spesso nei periodi di allenamento.

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