Lotto-Soudal, il commiato dello sponsor: “Brave persone, ma Lefevere è diverso: difficile averci a che fare, però lui vince le corse”

In Belgio il finale della stagione 2022 sarà ricordato anche per i tumultosi cambiamenti che riguardano le squadre più importanti. La “storica” Lotto-Soudal è retrocessa dal World Tour e ha perso anche uno dei due sponsor, Soudal, che è però rimasto nel ciclismo andando a sposare la causa della QuickStep di Patrick Lefevere. Un passaggio, quest’ultimo, che aumenta la forza della formazione, fra gli altri, di Julian Alaphilippe e Remco Evenepoel, mentre quella di Thomas de Gendt e Arnaud de Lie dovrà ripartire dal livello Professional per provare, con la nuova denominazione Lotto-Dstny, a tornare al massimo livello.

Il fondatore dell’impresa Soudal (prodotti per l’edilizia), Vic Swerts, ha parlato della situazione venutasi a creare: “Per me è stato come cambiare automobile – le parole dell’82enne belga a Het Laatste Nieuws – Non c’è stato niente di personale”. Il punto di vista di Swerts è integrato dall’amministratore delegato Dirk Coorevits: “Non è colpa nostra se la Lotto è retrocessa. Noi abbiamo fatto il massimo, abbiamo pagato quel che dovevamo, abbiamo portato l’entità della nostra sponsorizzazione a pari con quella della lotteria nazionale, così che si potessero prendere corridori forti. Poi, però, abbiamo scelto di guardare a una espansione internazionale; per farlo, ci serviva una squadra diversa”.

Soudal si è quindi legata per cinque stagioni al gruppo diretto da Patrick Lefevere: “Si è manifestata l’opportunità e l’abbiamo colta – ancora Coorevits – Ma sia chiaro che non abbiamo nulla contro l’attuale squadra Lotto. Peraltro stanno mostrando una nuova spinta, con De Lie e altri giovani, ma forse questo si è visto troppo tardi. Faranno bene nei prossimi due anni e noi pensiamo che possa essere anche un po’ la nostra eredità”.

Il “decano” Swerts sottolinea inoltre: “Con la Lotto non abbiamo avuto alcun attrito, anche perché noi abbiamo tante cose a cui pensare. Non abbiamo mai interferito, dato che i dirigenti della squadra conoscono molto di più il ciclismo rispetto a quello che posso sapere io. Però, una differenza salta all’occhio: Lefevere è un tipo di manager sicuramente diverso. Non è facile averci a che fare, abbiamo già avuto qualche discussione. Ad esempio, Marc Sergeant (che è stato manager e direttore sportivo della Lotto-Soudal negli anni recenti – ndr) è una persona più simpatica e affabile di Lefevere, ma questo non ti fa vincere le gare. O le guerre”.

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