Liegi-Bastogne-Liegi 2022, Remco Evenepoel: “Felice e fiero di quel che ho fatto”

Remco Evenepoel si prende la Liegi – Bastogne – Liegi 2022 con un attacco deciso. Partito nel finale de La Redoute, staccando tutti di ruota e isolandosi all’inseguimento degli attaccanti del mattino, il classe 2000 ha ripreso e salutato tutti fino ad imporsi nettamente in solitaria. Un successo che gli consente di conquistare la prima Monumento della sua carriera, la vittoria più prestigiosa della sua sinora già straordinaria carriera, che mette così alle spalle un periodo difficile e di dubbi costanti. Il figliol prodigo regala anche alla sua Quick-Step Alpha Vinyl la vittoria che in qualche modo salva il team dopo una primavera di delusioni.

Congratulazioni! Quali sono ora le sensazioni, stamattina pensavi di poter vincere?
Sì, mi sono svegliato con ottime sensazioni ed ero felice di correre la Liegi per la prima volta. Fino al mio attacco sulla Redoute non sentivo le gambe, quindi sapevo quello era il momento in cui provare. Sapevo che in una corsa come questa dovevo arrivare in gruppetto o da solo, ma da solo ero più sicuro (ride, ndr). Non sapevo se potevo arrivare in fondo, è stata molto dura per il vento, ma ho continuato a crederci. In queste circostanze sappiamo tutti quanto è dura, ma ho cercato di essere il più pronto possibile nelle curve e nei momenti complicati, ma penso sia stata una giornata perfetta.

Cosa hai pensato al momento della caduta, la tattica della squadra è cambiata o era previsto che attaccassi?
In realtà subito prima della caduta ho detto ai diesse che volevo provare qualcosa, perché sarei stato libero di provarci prima della Roche-aux-Faucons. Quanto senti le gambe così, sai che tutti soffrono un po’, quindi devi avere le palle di provare qualcosa. È per quello che ci ho provato. Spero che tutti nella caduta siano ok. Ero nelle prime  cinque posizioni quindi non ho visto né sentito nulla ed ero sorpreso che eravamo così pochi davanti. Alla mia prima partecipazione, penso di poter essere felice e fiero di quel che ho fatto, perché vincere subito questa corsa non è facile

Cosa hai imparato su di te questa stagione dopo alcune delusioni e questa vittoria?
Che sono molto forte dopo un ritiro in altura. Quando faccio lavori specifici per le salite, miglioro davvero molto. Con i miei allenatori, i medici e tutto lo staff tecnico del team, quando facciamo un piano e ci atteniamo a quello, sappiamo quello che è meglio per me. Devo lavorare con una struttura, in una ambiente rilassato.. A volte bisogna lasciarmi fare le mie cose, lasciarmi libero senza stress ed è così che posso rendere al massimo e posso gestire al meglio qualsiasi situazione. Oggi non ho mai avvertito lo stress, anche nei momenti difficili e nelle curve complicate. Ho sempre avuto fiducia nella squadra e in tutti quelli che mi sono stati attorno. Voglio ringraziare tutti, la mia famiglia, la squadra, i miei amici… È fantastico!

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