Jumbo-Visma, Wout van Aert lavora con un mental coach per superare le paure dopo l’infortunio: “Non voglio essere spaventato quando ricomincerò ad allenarmi in bici”

Prosegue il recupero di Wout van Aert dopo il brutto infortunio subito a causa di una caduta durante la cronometro di Pau al Tour de France 2019. Il corridore della Jumbo-Visma, dopo le due operazioni subite, sta effettuando la riabilitazione presso un centro specializzato ad Anversa e, negli ultimi tempi, è anche tornato ad allenarsi con la bici da strada, pur se per brevi periodi. L’aspetto fisico non è comunque l’unico sul quale si sta concentrando il belga, che in un’intervista a De Zondag ha ammesso di essere ricorso ad un mental coach, Rudy Heylen, per cercare di superare il trauma.

“Per molto tempo ho pensato che non fosse necessario, ma forse avrei dovuto farlo un po’ prima – ha dichiarato il 25enne – Ho notato che ero un po’ ansioso quando guardavo il ciclismo. Pensavo che non avrei avuto problemi dopo il mio incidente, ma a quanto pare è ancora un trauma”.

Van Aert si è dunque rivolto al mental coach per eliminare le sue paure: “Non voglio essere spaventato quando ricomincerò ad allenarmi in bici“, ha ammesso il belga, che non può ancora sostenere lunghi allenamenti: “Preferirei sedermi su una bici molto più a lungo, ma per adesso non posso pedalare per più di due ore. Poi ho problemi al tendine. Una volta ho fatto un lungo allenamento di ottanta chilometri, ma era troppo”.

L’intenzione per il corridore della Jumbo-Visma è quella di tornare alle gare di ciclocross nel periodo natalizio: “Questo è lo scenario dei sogni. Voglio solo partecipare e divertirmi. Il piano originario era quindi quello di raggiungere la forma migliore per i mondiali di ciclocross. Ma non so se sia ancora realistico“.

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