Jumbo-Visma, Wout van Aert fuori dal coro: “Le corse cancellate non vengano rinviate a un altro periodo”

Il ritorno su strada di Wout van Aert è durato soltanto un giorno. L’asso del ciclocross del Team Jumbo-Visma, che puntava quantomeno a confermare un 2019 su asfalto già di alto livello, ha visto interrompersi bruscamente i propri piani. Il rientro, oltre sette mesi dopo l’infortunio procuratosi al Tour de France, era avvenuto alla Omloop Het Niewsblad 2020 con un discreto undicesimo posto. Avrebbe poi dovuto partecipare alla Parigi-Nizza, ma la sua squadra ha preso la decisione di non partecipare più ad alcun evento non appena scoppiato il caos dei contagi da coronavirus.

Il 25enne corridore ha espresso la propria perplessità all’Het Nieuwsblad: “Penso che l’UCI dovrebbe farsi sentire di più. È l’unico attore che può dire: sospenderemo tutte le corse fino a un momento specifico. Finché ciò non accade, tutti continuano ad allenarsi senza avere un obiettivo. Non ha senso“. Se arrivassero fin da subito indicazioni precise, per i corridori sarebbe tutto più semplice: “In questa situazione ora potrei iniziare il mio periodo di riposo, ma ora non oso mollare le redini, perché è ancora possibile che si debba correre la Parigi-Roubaix”. Si tratta di un’eventualità comunque remota, in quanto proprio oggi l’UCI ha espresso la volontà di bloccare il calendario fino almeno al 30 aprile.

Affrontare tutte le classiche in autunno sarebbe però complicato, dal punto di vista della preparazione: “Inutile dire che non è bello saltare grandi gare come Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix e Strade Bianche, anche se verranno spostate alla fine di ottobre – prosegue – Sarebbe strano cambiare completamente il calendario. Se viene fuori che non possiamo correre fino a maggio, sono d’accordo con il principio secondo il quale ciò che è stato cancellato lo rimanga e venga non rinviato a un altro periodo“.

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