Giro d’Italia 2024, Tim Merlier festeggia il trionfo nella prima volata: “È stata la mia vittoria più difficile”

A vincere la prima spettacolare volata del Giro d’Italia 2024 è stato Tim Merlier. Il belga, ora in maglia ciclamino, è riuscito a imporsi sul traguardo di Fossano grazie a uno sprint poderoso che gli ha permesso di mettere la ruota davanti a Jonathan Milan (Lidl-Trek) e Biniam Girmay (Intermarché-Wanty) in seconda e terza posizione. Il velocista della Soudal-QuickStep ha però avuto paura di non farcela per via dell’attacco nel finale di due big come la maglia rosa Tadej Pogacar (UAE Tam Emirates) e il suo rivale Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), ripresi a pochissimi metri dalla linea del traguardo. Intervistato a fine tappa lo sprinter classe 1992 ha voluto analizzare gli ultimi concitati chilometri della frazione odierna.

Hai già vinto una tappa al Giro in passato, nel 2021, ma questa quanto è stata dura per via di Pogacar?
”È stata la mia vittoria più difficile fino ad oggi. è stato un finale molto duro, non riuscivo a trovare la giusta scia ed ero sempre col vento in faccia e ai 300 metri mi sono detto che dovevo partire. Milan stava lanciando il suo sprint sul lato sinistro e sapevo che sarei arrivato primo o secondo e sono felice di averla vinta”.

Sei riuscito a vincere perché hai fatto tutte le scelte giuste nel finale?
”Abbiamo scelto il ritmo nell’ultima salita, volevo poi muovermi con Bert [Van Lerberghe – ndr] ma lui ha aspettato forse un po’ troppo. Ma alla fine è stata una buona situazione, c’erano Alaphilippe, Lamperti, Cerny e anche Bert, hanno fatto tutti un ottimo lavoro”.

È stata qualcosa in più di una tappa di velocisti, c’è stata anche una fuga degli sprinter poco prima, pensavate di arrivare al traguardo?
”Per un momento ho guardato chi faceva parte dell’attacco, eravamo in 20-25 con un certo vantaggio. Ma c’eravamo solo io e Luke [Lamperti – ndr] quindi non era una situazione ideale per noi, perché altri team erano presenti con più corridori. Quindi abbiamo provato a rallentare il gruppo e alla fine è stata la scelta giusta”.

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