Giro di Svizzera 2025, i rimpianti di Kévin Vauquelin: “Potevo vincere la tappa e sarebbe stato molto utile per la generale”

Kévin Vauquelin è stato ancora grande protagonista del Giro di Svizzera 2025, anche in occasione della settima e penultima tappa. Il francese dell’Arkéa-B&B Hotels ha difeso benissimo la Maglia di capolista della generale, chiudendo al terzo posto di giornata e andando anche vicino al successo di tappa. Ora Vauquelin, alla vigilia dell’ultima frazione, ha un vantaggio di 33 secondi sull’arrembante João Almeida (UAE Emirates XRG): fra i due andrà in scena quindi un’avvincente sfida nella cronometro che concluderà il Giro di Svizzera 2025.

“Sono abbastanza arrabbiato perché avevamo tutto bene fino all’arrivo – le parole di Vauquelin poco dopo l’arrivo di Emmetten – Sono riuscito a gestire bene i due ultimi strappi e sapevo che avrei potuto vincere questa tappa se fossi riuscito a tenere su quelle salite. Ero probabilmente il più veloce del gruppo che è arrivato a giocarsi la tappa. Purtroppo sono stato impaziente nel finale, sono partito da lontano e alla fine mi è mancato qualche metro“.

Il francese aggiunge: “Oltre alla vittoria di tappa, il successo mi avrebbe aiutato molto anche in vista della giornata di domani – il pensiero del portacolori dell’Arkéa-B&B Hotels, ora a 10 chilometri dalla finalizzazione del risultato più importante della sua carriera – Come sto? All’inizio della giornata avevo le gambe un po’ legnose. Il ritmo della UAE era un po’ monotono, anche se forte. Sull’ultima salita ho visto che João (Almeida – ndr) mi guardava, aspettando magari che cedessi, ma sono riuscito a reggere. A quel punto ho pensato che la tappa di oggi potesse essere mia, ma sono comunque contento della mia prestazione”.

Tutto rimandato quindi all’ultimo confronto: “Può succedere tutto – il commento di Vauquelin – Non sappiamo come Almeida recupererà e non sappiamo come starò io. So che sarà soprattutto una sfida con me stesso e io sono intenzionato a dare tutto, anche per la squadra e per i miei cari. Voglio spingere al massimo, anche a costo di star male dopo l’arrivo…“.

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