Giro di Romandia 2018, Fuglsang: “Corro senza pensare di avere qualcosa da perdere e oggi ha pagato”

Giornata perfetta per Jakob Fuglsang al Giro di Romandia 2018. Vincitore della tappa regina della corsa elvetica, il capitano della Astana fa anche un bel salto in classifica generale al termine di una tappa corsa con grande senso tattico, gestendosi con intelligenza nei momenti più difficili, anticipando quando possibile per poi riuscire ad assestare la stoccata vincente nella discesa finale. Sfruttando poi le sue doti al passo ha fatto il vuoto alle sue spalle, riuscendo a tenere a debita distanza Primoz Roglic (LottoNL-Jumbo) ed Egan Bernal (Sky), in piena lotta per il successo finale, distanziando poi in maniera importante anche molti rivali in classifica. Per lui dunque successo e parziale e undici posizioni recuperate in classifica, risalendo fino alla quarta piazza.

Sinora ci eri andato molto vicino, ma questa vittoria finalmente è liberatoria per te.
Sì, inoltre è fantastico riuscirci in una tappa come oggi, oltretutto un giorno prima della fine della prima parte di stagione. Ci sono andato vicino più volte, ho anche lavorato spesso per i compagni in questo inizio di stagione, in cui come squadra siamo andati molto bene. Riuscire a vincere anche io per me è molto bello.

Come è andata la salita, ti sei gestito per tenere un distacco basso per rientrare in discesa?
Speravo che Roglic e Bernal giocassero un po’. Contavo sul fatto che se scollinavo abbastanza vicino a Rui Costa e Porte sarei potuto rientrare. Sono stati il mio punto di riferimento in discesa per riuscirci. Poi bisognava trovare il momento giusto. Per fortuna durante la discesa c’erano queste piccole salite in cui provarci, a quel punto ho approfittato del fatto che gli altri si controllavano di più, pensando alla generale.

Lo scorso anno hai vinto il Delfinato e quest’anno sei spesso davanti, pensi di essere migliorato ancora?
Sì, quella vittoria mi ha dato fiducia. Ho anche più fiducia in squadra e mi sento più forte. Per me è meglio provare a vincere che pensare di lottare per un quinto posto. Corro senza pensare di avere qualcosa da perdere e oggi ha pagato.

Ad inizio anno ti avevamo chiesto cosa pensavi di poter fare al Tour, hai ora le idee più chiare?
Siamo ancora lontani ed è ancora presto, ma ho sempre grandi aspettative e speranze per il Tour. Ovviamente, è bello mostrare che posso essere davanti con i migliori. Penso di essere più forte quando è molto dura, per questo vado bene in giornate come questa e in corse come il Tour. Ma vedremo strada facendo e quando arriveremo al Tour.

Quest’anno farai il Giro di Svizzera, quindi niente Delfinato e niente numero uno sulla schiena.
Sì, è un vero peccato e mi sarebbe piaciuto. Ma questo succede perché il Tour è stato spostato di una settimana per il mondiale di calcio, quindi ci è sembrato che andare in Svizzera fosse la migliore soluzione per preparare il Tour.

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