Deceuninck-QuickStep, Patrick Lefevere: “Tre anni fa potevo prendere Van Aert, ma non volevo finire in tribunale”

Il destino di Wout van Aert poteva essere diverso. A rivelarlo è Patrick Lefevere, team manager della Deceuninck-QuickStep, che parlando con Sporza ha rivelato di essere stato in trattative con il corridore attualmente alla Jumbo-Visma già 3 anni fa. Il vicecampione del mondo, però, all’epoca era già sotto contratto con la Veranda’s Willem Crelan di Nick Nuyens, che gli permetteva di alternare fra strada (poca) e (tanto) ciclocross. Già scottato da un’altra situazione simile, però, Lefevere non si era fidato della situazione temendo conseguenze legali (che poi ci sono effettivamente state con la risoluzione per passare alla Jumbo-Visma) e aveva desistito.

“Tutti mi dicono: ma non avevi intravisto tutto questo in Van Aert? – ha esordito – Ma 3 anni fa ero con lui nel mio appartamento privato ad Anversa. Eravamo solo noi due, senza agenti. Wout mi disse ‘Fammi stare un altro po’ nel ciclocross. Ogni tanto parteciperò su strada e poi tornerò al ciclocross. Probabilmente questo sarà il mio futuro’. Ma aveva ancora un contratto con la squadra di Nick Nuyens e io avevo già avuto problemi con l’UCI per il contratto di Frank Vandenbroucke con la Lotto Soudal. Non volevo accadesse di nuovo. Gli dissi ‘se mi porti una carta con scritto ‘Sono libero’ allora negoziamo il tuo stipendio, ma non voglio mettermi tra te e Nick. Non voglio un processo. Ho avuto abbastanza problemi nella mia vita‘”.

In ogni caso Lefevere ha rivelato di non sentirsi “fregato” da Richard Plugge, che poi è riuscito a mettere sotto contratto il corridore belga: “No. Io parlo sempre molto. Ogni volta che sbaglio qualcosa, l’UCI è sempre in prima fila per rimporverarmi. Probabilmente Richard Plugge è un bravo ragazzo e a lui non importava. Ovviamente c’è ancora un processo e non so a cosa porterà”.

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