Deceuninck-QuickStep, Fabio Jakobsen: “Quello che vorrei è poter correre la Vuelta ed essere competitivo”
Alla fine non ha partecipato allo sprint della terza tappa del Giro del Delfinato 2021, ma Fabio Jakobsen prosegue il suo recupero dopo l’infortunio dello scorso anno. Il corridore della Deceuninck-QuickStep, rimasto fermo per nove mesi dopo la terribile caduta avvenuta nella prima frazione del Giro di Polonia 2020, è tornato alle gare da poco più di un mese, ma non è ancora riuscito a gettarsi nella mischia per provare a lottare per la vittoria in un arrivo in volata. Ieri avrebbe potuto essere la giornata giusta, come aveva confessato lo stesso 24enne neerlandese ai nostri microfoni prima della partenza, ma il finale della terza frazione (vinta poi da Sonny Colbrelli) si è dimostrato troppo difficile per il giovane sprinter.
“Prima della partenza ho notato che l’ultimo chilometro era molto duro – ha dichiarato Jakobsen a L’Equipe – Ho fatto del mio meglio ma non sono riuscito a sprintare. Tuttavia, alla fine ero in buona posizione e, se l’arrivo fosse stato più pianeggiante, avrei potuto provarci. A due chilometri dal traguardo, quando ho capito che non avrei potuto lottare per la vittoria, ho gridato agli altri: ‘Cambiamo i piani!'”.
“Tutti hanno paura in un arrivo allo sprint, e io sì, certo, avevo paura – ha proseguito il 24enne – Quando il corpo è a riposo da così tanto tempo, si abitua alla calma, e dimentica l’aumento della pressione. A dieci chilometri dall’arrivo, poi, quando è iniziata la bagarre tra tutti i corridori ho detto: ‘Calma, non siamo mica ai Mondiali!’. Mi sono detto che, se avessero continuato così, non saremmo arrivati ai tre chilometri senza una caduta…”
“Ma questa giornata mi ha permesso di rafforzare la mia fiducia, è un passo in più nel mio percorso di recupero e sono felice. Soprattutto, ho sentito di nuovo l’adrenalina addosso, ed è stato bello”, ha affermato il giovane velocista, che nei prossimi giorni affronterà delle complicate tappe di montagna: “Il weekend sarà difficile, ma sarà un buon allenamento per prepararsi ai Campionati Nazionali”.
L’obiettivo per questa stagione è chiaro: “Quello che vorrei è poter correre la Vuelta a España ed essere competitivo. Mi dico che è una cosa possibile perché posso avere cicatrici ovunque e dieci denti in meno, ma le mie gambe sono intatte. Nella mia testa, mi rassicuro dicendomi che le possibilità che io cada di nuovo molto seriamente sono minime. Che io sappia, nessuno ha mai avuto un incidente come il mio due volte“, ha concluso Jakobsen.
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