Coronavirus, Steven De Jongh sul calendario: “Dobbiamo essere flessibili. Insieme troveremo una soluzione”

Regna l’incertezza dopo la conclusione della Parigi – Nizza 2020. Corridori, staff e media sono tornati ieri a casa, molti per doverci restare a causa delle direttive dei rispettivi governi, senza sapere quando e dove ci ritroveremo per la prossima corsa. Una situazione a cui nessuno di noi era preparato e che si sarebbe immaginato di vivere. Un clima di attonimento generale in cui fioccano domande sostanzialmente senza risposte. Nessuno sa concretamente ora quando si tornerà alla normalità, in primis per quanto riguarda la nostra quotidianità, poi riguardo l’aspetto sportivo. Un momento complicato da gestire per i corridori che vedono saltare i propri obiettivi stagionali, con oltre cinquanta corse cancellate sinora in campo maschile e femminile, senza sapere realmente cosa fare. I professionisti sono autorizzati ad allenarsi liberamente praticamente ovunque, ma con quale scopo? Con che intensità e che tipo di allenamenti devono osservare in questo periodo?

“Al momento, ci sono tante così incerte – ammette il direttore sportivo Steven De Jongh, che era stato tra i primi ad esternare pubblicamente la gravità della situazione – È difficile prendere decisioni riguardo cosa fare e quando farlo. Lunedì avremo un incontro con tutti i direttori sportivi e speriamo che a quel punto avremo qualche informazione in più riguardo un possibile calendario”.

Una speranza che attualmente sembra davvero difficile veder realizzata, perlomeno con la concretezza di conoscere con precisione i nuovi impegni, cosa salta e cosa viene solo rinviato (e a quando). Si pensa che quantomeno l’UCI possa concedere un allungamento del calendario, ma è tutt’altro che scontato in questo momento visto che le decisioni dipendono anche dalle decisioni altrui (in primis CIO per i Giochi di Tokyo 2020 e UEFA per gli Europei di Calcio). Inoltre, gli organizzatori delle singole corse devono fare anche i conti con le autorità cittadine riguardo impegni e logistiche da ricostruire.

“Capiamo che per gli organizzatori la situazione sia difficile al momento riguardo le decisioni da prendere – prosegue il direttore sportivo belga, che chiude con un messaggio di fiducia e speranza – Dobbiamo essere flessibili e realizzare tutto quello che sarà possibile. Vedremo cosa gli organizzatori faranno e rispetteremo quel che riusciranno a mettere in piedi. Insieme, troveremo una soluzione“.

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