Coronavirus, Bernard Hinault: “Non bisogna esitare a cancellare il Tour de France. La vita è più importante”

Bernard Hinault invita a non pensare troppo ora al ciclismo. Per il cinque volte vincitore, anche il Tour de France 2020 potrebbe saltare e non bisogna farsi scrupoli al riguardo, se lo scenario dovesse avverarsi. Secondo la leggenda francese, ancora oggi ultimo vincitore di casa della Grande Boucle grazie al suo successo nel 1985, le priorità sono altre in questo periodo e se anche l’emergenza dovesse essere rientrata in tempo (per il momento sia il direttore della corsa Christian Prudhomme che il presidente UCI David Lappartient hanno stimato che il Tour non è in pericolo visto che mancano ancora oltre tre mesi) resta il quesito se comunque sarà possibile permettere delle così grandi concentrazioni di pubblico come quelle che regolarmente si affollano per vedere il passaggio della Grande Boucle anche nel periodo successivo.

“Non bisogna pensare che il Tour de France non deve essere interrotto – spiega a Le Parisien – Sinceramente, c’è una malattia assurda che si sta propagando e, se dovesse durare mesi come è possibile, non bisognerà esitare ad annullarlo. C’è ancora tempo, ma bisogna anche chiedersi se è ragionevole lasciare che le persone vadano ad assembrarsi in strada se ci sono ancora dei rischi. Lo sport è qualcosa di fantastico e il Tour de France è una grande festa. Ma la vita è più importante. Qui si parla di un rischio di morte. E la bici in questi casi chi se ne importa! Se bisogna annullare il Tour, bisogna farlo senza esitazioni. Dobbiamo affrontare un virus molto ostico, è qualcosa di molto più grave”.

Secondo il vincitore di dieci grandi giri in carriera, oltre a Mondiale, Parigi-Roubaix, Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia, la decisione dovrà essere presa con anticipo, già se nelle prossime settimane l’allarme non dovesse essere rientrato. “Chi ama il Tour, vuole soprattutto vedere gente felice e in salute”, chiosa con passione.

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