Ag2r La Mondiale, Oliver Naesen contro la riduzione dei chilometri nelle classiche: “Le gare lunghe sono l’unica cosa che so fare…”

Oliver Naesen non sembra soddisfatto dei nuovi percorsi delle classiche di questa stagione. Il nuovo calendario, che ha collocato le classiche del nord ancora da svolgere nel mese di ottobre, costringe infatti gli organizzatori a prendere decisioni importanti anche sul percorso. La stagione autunnale chiaramente crea qualche problematica in più in caso di competizioni di diverse ore, e alcune gare sono state accorciate. Il belga ha segnato con un cerchio rosso le date del 18 ottobre, quando si svolgerà il Giro delle Fiandre 2020, e del 25 ottobre, giorno della Parigi-Roubaix 2020. Nelle settimane precedenti sarà possibile cercare di arrivare in condizione svolgendo qualche altra corsa preparatoria, tra cui la Gent-Wevelgem dell’11 ottobre. Sarà importante trovare un nuovo picco di forma dopo il Tour de France 2020, che terminerà il 20 settembre.

Il corridore dell’Ag2r La Mondiale ha commentato con poco entusiasmo la notizia dell’accorciamento di diverse classiche, il cui chilometraggio rischia di diminuire drasticamente, in un’intervista a Sporza: “È una cosa pessima per me. Su 260 chilometri devi fare del tuo meglio per stare davanti e finire nelle prime posizioni. Le gare lunghe sono l’unica cosa che so fare bene… Un ciclista che è il migliore su 200 chilometri poi non vince su un percorso di 260, perché esiste il limite dei 200 chilometri. A volte dopo 198 chilometri vedo atleti accanto a me su un muro e 4 chilometri dopo si piantano“.

Naesen ha poi espresso la propria opinione personale sulle classiche e sul loro valore, ammettendo che questa potrebbe anche cambiare in base ai risultati: “Per me, la corsa rimane la sopravvivenza dei più in forma. Per questo penso sia un peccato. Anche se potrei pensarla in maniera diversa alla fine di ottobre…“. In particolare, i cambiamenti del Giro delle Fiandre 2020 non sembrano giocare a suo favore: il percorso di quest’anno sarà 241 km, ben 26 in meno rispetto all’edizione precedente. Ma soprattutto, l’assenza del Grammont può portare a una minore selezione, con tutti i rischi che questo comporta per il risultato di un fondista come il belga.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
Tappa 5 Tour of the Alps LIVEAccedi
+