Vuelta a España 2023, Geraint Thomas dopo le cadute di Tarragona: “C’è qualcuno che corre da vero idiota, si dimentica di avere i freni”

Il finale della quarta tappa della Vuelta a España 2023 è stato segnato da alcune cadute. A farne le spese sia corridori con ambizioni di classifica sia atleti che puntavano alla vittoria di tappa, o comunque a un buon piazzamento, in un finale dedicato ai velocisti. Geraint Thomas ha portato la bicicletta al traguardo senza incorrere in incidenti, ma la sua posizione privilegiata nella pancia del gruppo lo ha indotto, nell’immediato dopotappa, a muovere una serie di critiche, neanche troppo velate, ad alcuni suoi colleghi, indicati come primari responsabili delle situazioni di pericolo venutesi a creare.

Thomas ha dato voce ai suoi pensieri nel podcast Watts Occurring, che produce insieme al compagno di squadra Luke Rowe: “Il finale è stato terribile, un film dell’orrore – le parole del portacolori della Ineos Grenadiers – Il resto della tappa è stato molto facile, ma gli ultimi chilometri sono stati tremendi. Finita l’ultima salita, per andare al traguardo erano tutte strade belle e ampie, ma qualche corridore ha fatto cose da idiota assoluto. E qualche squadra probabilmente dimentica di avere i freni sulle sue biciclette. Non è che uno debba per forza stare a ruota del compagno per il 100 per cento del tempo di gara. Se ti stacchi anche solo un attimo, puoi far passare 5 secondi prima di provare a riprendere la ruota che ti interessa”.

Il gallese, secondo al Giro d’Italia 2023, non ha fatto nomi, ma ha descritto un episodio avvenuto nel finale: “Kaden Groves (che ha poi vinto la tappa – ndr) ha chiuso un corridore della Movistar. Certo, non è stata una mossa molto gentile, ma cose del genere possono capitare negli ultimi 10 chilometri. Comunque, quel corridore della Movistar ha deciso di reagire afferrando la maglia di Groves nei pressi del collo e spingerlo. Io ero proprio dietro loro quando è successo, l’ho visto e mi sono detto: ‘Quel tipo è matto. Mi sa che ha troppa caffeina nel sangue’. Quindi ho deciso di posizionarmi in gruppo in un punto diverso. Quella faccenda poteva finire solo con una caduta”.

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