Giro d’Italia 2024, Geraint Thomas: “Oggi mi sento sulle spalle ognuno dei miei 38 anni, Tadej Pogacar talento straordinario”

Un compleanno difficile per Geraint Thomas al Giro d’Italia 2024. La doppia scalata del Monte Grappa ha visto per la prima volta sotto attacco il suo piazzamento sul podio, con il gallese che ha perso contatto da Daniel Martinez, non potendo così sperare di superarlo, ma anche da Antonio Tiberi, autore di una bella progressione nella seconda ascesa. Il leader della Ineos Grenadiers, rimasto da solo visto il cedimento ancor più duro di Thymen Arensman, ha comunque potuto gestire la situazione senza troppa fatica, scortato anche dalla coppia Decathlon Ag2r La Mondiale con cui condivideva gli interessi, superando senza conseguenze una giornata non proprio brillante in cui non nasconde di sentire il peso degli anni.

Una giornata complicata…
Ne ho avuti di migliori, sicuramente. Fortunatamente con il meteo è andata bene ed ero abbastanza felice di questo in parenza. Onestamente però mi sentivo così così tutto il giorno. Prima della salita cominciavo a pensare che sarebbe potuto esser un compleanno terribile. Poi siamo riusciti a rientrare ed è andata. Quando è partito Pogacar ho dovuto lasciarli andare già quando lo stavano lanciando, dovendo salire del mio ritmo. Fortunatamente ero con Ben O’Connor e il suo compagno, che ha fatto una gran corsa . Sapevo di avere due minuti di vantaggio su Tiberi, quindi non volevo rischiare troppo in discesa, potendo seguire il loro ritmo. Tutto sommato, per me era tutto sotto controllo.

Soddisfatto quindi di come è andata?
Sapevo di avere un discreto vantaggio, quindi non c’era emergenza per me, ma ovviamente quando siamo rientrati è stato un sospiro di sollievo. Ma devo ammettere che oggi mi sento sulle spalle ognuno dei miei 38 anni.

Rimpianti per non aver potuto salire sul secondo gradino del podio?
Nessuno. Per tutta la corsa abbiamo fatto il massimo con la squadra. Abbiamo corso bene e non c’era molto che potessi fare per superare Daniel Martinez, che ha fatto una gran corsa.

Il terzo posto alla tua età è un gran risultato
Molti me ne parlano da un po’ e sinora non vedevo tanto perché, ma ora mi rendo conto che 38 anni sono parecchi per un ciclista professionista

Avendo corso con gente come Contador, Froome, Vingegaard, ecc, come collochi le prestazioni a questo Giro di Pogacar?
Penso sia il migliore con cui abbia mai corso e ce ne sono molti forti che ho visto. È così versatile e aggressivo per tutto l’anno. Non è solo, come me, che faccio due mesi forti l’anno, diciamo. Ha un talento straordinario

Pensi qualcuno possa batterlo al Tour?
Jonas penso sia l’unico al suo livello, m bisogna vedere come sta. Per gli altri, sì, c’è sempre una possibilità perché si parla di una corsa in bici, ma a livello di talento fisico è unico.

Lui però non sarà probabilmente sul podio di un GT a 38 anni…
Potrei mettere soldi sul fatto che a 38 anni non sarà ancora in bici. Certo, in questo magari farò meglio di lui… Comunque, a ognuno il suo… Certo, ci fa sembrare così… lenti. Ma vale per tutto il gruppo, non solo per me.

Ti senti ancora pronto per fare la sfida Giro-Tour?
Sinceramente, non ci sto pensando in questo momento. Ora penso solo ad una bella birra fresca per festeggiare il mio compleanno.

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