Per Alejandro Valverde la Vuelta a España 2019 rappresenterà un appuntamento speciale. Ottenuta da Eusebio Unzué l’autorizzazione a saltare il Tour de France, che vedrà la formazione iberica schierare Nairo Quintana e Mikel Landa come capitani, il portacolori della Movistar potrà sfoggiare sulle strade di casa, nel GT in programma dal 24 agosto al 15 settembre 2019, la maglia iridata conquistata a Innsbruck, dopo aver preso parte al Giro d’Italia, appuntamento al quale ha dovuto rinunciare in passato per ordini di scuderia che gli hanno imposto la presenza alla Grande Boucle nonostante avesse manifestato la volontà di misurarsi ancora nella Corsa Rosa dopo il podio finale centrato nel 2016.
Chiamato da AS e L’Equipe a commentare il percorso svelato nella giornata di mercoledì, il murciano si è così espresso: “È incredibile che parta da Torrevieja (ad appena 50 chilometri dalle sue terre natie, ndr) e sarà un onore essere al via. So che quella non è una zona montuosa, ma potrebbe esserci vento e bisognerà fare attenzione sin da subito […] Nel complesso sarà una Vuelta impegnativa. Ci sarà tanta montagna e, rispetto al passato, molti passi da scalare e meno salite esplosive. Per farmi un’idea più chiara dovrò studiare dettagliatamente il tracciato, per ora posso dire che mi piace. Già la tappa posto al termine della prima settimana che parte da Andorra e si conclude in salita a Cortals d’Encamp, con i suoi 4 chilometri di sterrato, può far male. Sono inoltre felice che vi sia una sola cronometro”.
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