Vuelta a España 2019, David De La Cruz realista: “Se perdi tanto tempo così, non puoi pensare alla classifica”

Delusione al traguardo della sesta tappa della Vuelta a España 2019 per David De La Cruz. Il corridore del Team Ineos è stato per lungo tempo Maglia Rossa virtuale della corsa, ma nel finale si è dovuto arrendere al tremendo forcing di Dylan Teuns (Bahrain-Merida), al quale non ha potuto opporre resistenza. Così, mentre il belga si involava verso il simbolo del primato, concedendo a Jesus Herrada (Cofidis) la vittoria di tappa, il portacolori della formazione britannica ha dovuto confermare una condizione non proprio brillante, arrancando al loro inseguimento, tra gli ultimi del gruppettino degli attaccanti.

“Oggi è stata una giornata molto dura – commenta subito dopo l’arrivo – Siamo partiti pensando alla vittoria di tappa, ma nel finale le gambe non hanno risposto come avrei voluto. Ho dato del mio meglio, che evidentemente non era abbastanza. Continueremo comunque a provare, dobbiamo sperare che il risultato possa arrivare”.

Per lui, reduce da una stagione complicata, lontano dai suoi standard, la situazione non sembra ancora risolta, ma cerca comunque di guardare con fiducia a quello che può arrivare. “Questo è un anno difficile, condizionato da cadute e infortuni – commenta – Ma le cose sono come sono. Bisogna sempre vedere le situazioni da ogni punto di vista, perché c’è sia del positivo che qualcosa di negativo. Bisogna sempre vedere il meglio di ogni cosa, anche se oggi non è stata giornata facile. Ma non cerco scuse”.

Una onestà che traspare anche nel commento alle sue possibilità di fare classifica, ora che è secondo al solo Herrada, davanti a tutti i big. Lui, che in carriera ha già chiuso la corsa nei primi dieci, sente che per quest’anno deve volare basso. “Quel che conta sono le gambe e io ho perso terreno oggi, così come a Calpe – analizza – Se perdi tanto tempo così, non puoi pensare alla classifica. Vedremo comunque come risponderanno le gambe domani”.

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