Vuelta a España 2018, De Marchi: “Non avevo niente da perdere, un podio è meglio di niente”

Alessandro De Marchi grande protagonista di giornata alla Vuelta a España 2018. Il corridore della BMC è stato tra i più generosi, anche se la giuria popolare gli ha preferito Bauke Mollema (Trek-Segafredo) come corridore più combattivo, ma nella volata a tre conclusiva si è dovuto accontentare del terzo posto. Dopo più tentativi, il Rosso di Buja si è riuscito ad inserire nella fuga di giornata, cercando più volte nuovamente lo scatto fino a trovare in Stéphane Rossetto (Cofidis) l’uomo con cui provare dalla lunga distanza.

Rimasto da solo dopo il cedimento del francese, l’azzurro non si è lasciato intimorire dal fatto che restassero ancora sessanta chilometri al traguardo, proseguendo con convinzione. Dopo essersi fatto saggiamente riprendere da Simon Clarke (EF-Drapac) e Bauke Mollema (Trek-Segafredo), è con loro che il corridore friulano si è giocato il successo sino alla fine, dovendosi tuttavia arrendere al termine di un finale tattico in cui la velocità degli avversari ha avuto la meglio.

Nessun rimpianto comunque per De Marchi, che sin dall’inizio di questa Vuelta ha dimostrato una ottima gamba. “Ho provato a rischiare partendo da lontano perché non avevo niente da perdere – commenta a caldo dopo il traguardo – Purtroppo gli altri due che sono rientrati erano più veloci e forti”.

Al termine di una serie di scatti in cui nessuno è riuscito a fare la differenza, il 32enne di San Daniele del Friuli ha scelto la tattica più rischiosa, sapendo di poter perdere, ma preferendo comunque lottare sino in fondo piuttosto che farsi riprendere dagli inseguitori. “Alla fine ho provato a giocarmela – conclude – Ho cercato lo scatto, ma poi nel finale ho capito che un podio è meglio di niente“.

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