Favoriti Tour de France 2018, Maglia Gialla: Dumoulin sfida gli Sky

Sembrano essere ormai solo in tre a potersi giocare il successo al Tour de France 2018. Le prime due settimane di corsa son trascorse e il verdetto che ne viene fuori è che a contendersi la Maglia Gialla sono sostanzialmente in tre, che hanno mostrato sinora la solidità necessaria in salita, con la cronometro dalla loro per poter cercare di distanziare ulteriormente eventuali scalatori che possano essersi avvicinati nel corso delle ultime tre impegnative (?) tappe di montagna. Il livellamento delle forze in campo e i distacchi sinora inflitti sembrano infatti abbastanza chiari, anche se alle loro spalle fremono alcuni corridori che potrebbero (leggasi dovrebbero) non accontentarsi.

Favoriti Tour de France 2018

Leader incontrastato sinora, Geraint Thomas è riuscito a spazzare via i dubbi riguardo la sua tenuta, anche se la terza settimana è sempre la più difficile. Con un interessante margine di oltre 90 secondi sul primo rivale, che peraltro è il suo compagno di squadra, il gallese potrebbe riuscire nella grande impresa, anche se di terreno potenzialmente ce n’è ancora molto. Dalla sua ha la forza della squadra, di contro ha l’ingombrante presenza del suo capitano storico, che per quanto si dica pronto a sacrificarsi darà comunque il massimo per essere lui lo Sky in Maglia Gialla a Parigi. L’ex pistard ha il vantaggio di non dover attaccare in prima persona e, se gioca bene le sue carte, potrebbe riuscire a risparmiarsi al meglio e gestire il suo vantaggio. Ormai anche i bookmakers sono dalla sua parte, tanto da proporre per lui quote più basse rispetto a quelle del campione uscente.

Chris Froome è in una posizione inedita per lui, ma per certi versi ideale. Senza la presenza del compagno-rivale ora avrebbe dovuto sorbirsi molti più giorni in giallo e tanto stress, non solo psicologico, che invece così ha potuto risparmiarsi. La terza settimana è quella in cui dovrebbe emergere con maggiore convinzione vista la preparazione attuata, anche se il rischio di crollo per il suo tentativo di doppietta è sempre vivo. Ha lo svantaggio di non poter attaccare in maniera diretta (a meno che il loro margine sui rivali diventi clamoroso all’ultima tappa di montagna, tanto da potersi sfidare in un testa a testa fratricida), ma può correre in maniera indipendente, andando dietro ad altri attaccanti. Tatticamente la sua situazione comporta ovviamente svantaggi e vantaggi, ma la cosa più interessante sarà vedere quando attaccheranno i rivali chi – e come – gli andrà dietro se dovessero essere finiti i gregari (oltretutto, con un Gianni Moscon di meno portebbe succedere prima del previsto). Sarà quella la situazione che consentirà di capire la reale gerarchia interna.

Se dovesse attaccare Tom Dumoulin, chi sarà il primo a rispondere dei britannici? La domanda se la fa anche il corridore del Team Sunweb, che vuole cercare di approfittare proprio di questa incertezza. Il campione del mondo a cronometro si è dimostrato l’unico sinora abbastanza costante per poter sfidare il dominio britannico e con le sue doti a cronometro fa paura, perché dovranno cercare di staccarlo ulteriormente se vogliono essere certi di restargli davanti. Anche per lui l’incognita della tenuta visto che è al secondo GT consecutivo, con l’aggravante di correre praticamente senza squadra. In caso di problemi rischia infatti di restare da solo e per certi versi ancora peggio gli andrebbe se dovesse indossare il simbolo del primato… Una prospettiva che comunque non lo fermerà e ha fatto capire di voler attaccare per scardinare gli Sky.

Se questi tre sembrano gli unici ormai realisticamente in grado di giocarsi il successo visto il vantaggio in classifica e la possibilità di sfruttare al meglio la crono finale, un possibile quarto incomodo è Primoz Roglic. Il corridore della LottoNL – Jumbo è una mina vagante, grande incognita delle posizioni di vertice. Attualmente quarto, regolarmente con i primi (o di poco dietro) nelle tappe di salita, lo sloveno è anche lui un ottimo cronoman, assolutamente al livello dei rivali e potrebbe creare la sorpresa, come già fatto regolarmente quest’anno conquistando successi su successi contro avversari sulla carta più quotati. La sua tenuta nella terza settimana, fisica quanto mentale, è il grande interrogativo, ma se dovesse continuare sulla scia di quanto dimostrato sinora è l’avversario più credibile. Salire sul podio (e potenzialmente più) non è utopico, anche se bisogna vedere quale sentimento prevarrà visto che il quarto posto per lui è già un risultato di assoluto spessore e potrebbe anche correre più conservativo, non conoscendo i suoi limiti.

Chi invece sulla carta non ha nulla da perdere (ma bisogna vedere quante energie a disposizione) sono i vari Romain Bardet (Ag2r La Mondiale), Mikel Landa (Movistar) e Nairo Quintana (Movistar). Dopo due podi il francese era venuto per ripetersi, con la speranza non tanto nascosta di fare finalmente meglio, quindi difficilmente si accontenterà del quinto posto attuale. Le qualità in salita ci sono, così come il coraggio e la determinazione, ma il percorso non sembra per lui sufficientemente duro per riuscire a recuperare i 3’21” che ha da Thomas, contando poi almeno un ulteriore minuto e mezzo per resistere anche dopo la crono.

Discorso simile per la coppia della Movistar, che tuttavia dalla sua ha la superiorità numerica e una squadra di altra qualità (oltre che quantità visto che al francese son rimasti appena quattro compagni) per poterci provare. Gli uomini di Eusebio Unzué devono recuperare rispettivamente 3’42” e 4’23”, distacchi che nel complesso arrivano a circa sei minuti contando la crono. Per vincere sembra davvero quasi impossibile, con lo stesso podio che sembra alquanto improbabile oramai. Ma se non ci provano loro a ribaltare la situazione chi dovrebbe provarci? Quintana è sinora probabilmente la grande delusione di questa edizione della Grande Boucle, per la quale si è preparato specificatamente e quantomeno ci si aspetta (gambe permettendo) una terza settimana arrembante per riscattarsi agli occhi dei tifosi. Landa potrebbe così cercare di approfittarne a sua volta.

Chi ha già dimostrato di non avere paura di muoversi da lontano è Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo), il cui margine tuttavia è ancora più alto. Potrebbe riuscire a migliorare la sua situazione, così come cercherà di fare lo sfortunato Daniel Martin (UAE Team Emirates), che in salita ha dimostrato di valere più di altri corridori che gli sono ora davanti. Il corridore neerlandese potrebbe anche essere impiegato in favore di Roglic e questo potrebbe tatticamente anche favorirlo per farlo risalire di qualche posizione se la corsa dovesse volgere in suo favore. Per entrambi un posto nei cinque è francamente difficile, ma fattibile; di più servirebbero congiunzioni astrali particolarmente fortunate.

Nei dieci attualmente c’è anche Jakob Fuglsang (Astana), ma per quanto dimostrato sinora sembra più destinato ad una difesa che a qualche possibilità di azione in prima persona. Per sua fortuna (anche merito ovviamente) i distacchi sui corridori dietro sono abbastanza ampi e definiti, quindi, a meno di crolli, dovrebbe riuscire a conservare il piazzamento nella top ten. Considerando le forze attuali dimostrate in strada, difficile vederlo salire la gerarchia, anche perché ha un buon ritardo su quelli davanti. Viste le ambizioni alla partenza difficile potrà ritenersi soddisfatto, ma se dovesse riuscirci sarebbe il suo secondo miglior risultato in carriera in un GT.

Borsino dei Favoriti Tour de France 2018

***** Chris Froome
**** Geraint Thomas
*** Tom Dumoulin
**
* Romain Bardet, Mikel Landa, Nairo Quintana, Primoz Roglic

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