Un Anno Fa…Joahn Bruyneel attacca: “Greg Lemond dice che è l’unico vincitore pulito? Cazzate” e poi se la prende anche con Madiot, Lavenu e Bernaudeau

Johan Bruyneel ne ha per tutti. Il belga, intervistato dal settimanale fiammingo Humo, nella scia di clamore mediatico generata dal documentario di Lance Armstrong per ESPN (che lui ha dichiarato di non aver visto), non ha risparmiato bordate a tante personalità che sono o sono state nel mondo del ciclismo. Il primo di questi è Greg Lemond, che si è sempre definito un vincitore pulito, un’eventualità che però l’ex  mentore di Armstrong bolla senza mezzi termini come “una cazzata”, visto che l’americano ha sempre corso per “gruppi francesi re del cortisone”, in un ambiente dove ancora oggi operano team manager che, a differenza sua, sono stati perdonati per i loro errori.

Greg Lemond dice sempre che lui è l’unico vincitore pulito – ha esordito – È una grossa cazzata. Ha sempre corso per gruppi francesi che erano i re del cortisone. Non puoi battere i migliori al mondo che sono dopati se non prendi qualcosa anche tu. LeMond era il migliore della sua generazione così come Hinault, Anquetil, Mercxk e Indurain. E anche Lance Armstrong”.

Il mirino si sposta poi su alcuni team manager di formazioni francesi: “Quando li sento parlare, penso ‘ fate quello che volete, ma state zitti sul doping’. Le eminenze grigie del ciclismo francese Marc Madiot, Vincent Lavenu e Jean-René Bernaudeau continuano a giudicarmi sul mio passato mentre tutto quello che hanno fatto loro è stato perdonato”.

Infine, l’ultimo attacco all’intero ambiente, che ha accettato praticamente senza batter ciglio il ritorno di Bjarne Riis, ora nei quadri dirigenziali della NTT: “Lui merita una seconda chance – ha precisato – I fatti risalgono a molto tempo fa e fortunatamente avrà una seconda chance, perché di certo non commetterà gli stessi errori. Io sono nella sua stessa situazione, ma quando vogliono la tua testa non hai chance”.

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