Un Anno Fa…Ag2r, Oliver Naesen: “Ai ciclisti non viene insegnato come gestire i soldi e non tutti guadagnano più di un normale lavoratore”

Oliver Naesen si fa portavoce dei colleghi con maggiori difficoltà economiche. Il belga, fresco di rinnovo contrattuale con la Ag2r La Mondiale, ha ammesso di aver perso anche lui dei guadagni legati ai vari bonus durante questa pandemia, ma di trovarsi comunque in una situazione decisamente migliore di quella di alcuni suoi colleghi, che non guadagnano più di una persona normale. Secondo un’inchiesta portata avanti da Sporza, il 60% dei ciclisti belgi è stato costretto a delle perdite in questo periodo, con un ammontare che va dal 20% al 40% del guadagno abituale. Numeri che chiaramente non sorprendono quando si pensa ai numerosi tagli subiti da molte squadre e dal ricorso alla cassa integrazione di altre, anche in Belgio.

“Nessuno si arricchisce durante una crisi – ha spiegato il corridore della formazione transalpina – ma è un duro colpo renderci conto di quanto siamo deboli all’interno di un contratto concordato. Questo pesa. Tutti hanno dei pagamenti da fare. Spesso nei commenti agli articoli si legge che non si dovrebbe avere compassione di noi ciclisti, perché guadagniamo di più di un normale lavoratore. Ma questo non vale per tutti“.

Altro aspetto importante riguarda non solamente la praticità e la concretezza di un mancato introito, ma anche la fragilità e l’aspetto emotivo legato agli accadimenti. In particolare perché, come accade spesso in molte discipline sportive, gli atleti non sono sempre in grado di avere una corretta amministrazione e conduzione dei propri emolumenti. Un aspetto dovuto principalmente all’anomalo flusso di guadagni, magari non altissimo, ma comunque spesso iniziato presto, rispetto ad un loro coetaneo.

Ai ciclisti non viene insegnato come gestire bene i soldi – conferma l’ex campione belga – Non sono sorpreso che molti corridori rimangano scioccati quando all’improvviso non arriva più nulla. È importante girare un euro due volte prima di spenderlo. Questa è lezione che resterà valida per tutti in futuro”.

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