“È stata dura – le parole di Primož Roglič raccolte da Velo – Ovviamente, avrei voluto restare con gli altri uomini di classifica, ma non avevo le gambe per farlo e ho dovuto prendere quel che è arrivato. Non ero alla loro ruota e complessivamente ero troppo indietro. Così, alla fine, non ho potuto fare nulla. Comunque, è solo la seconda tappa, ce ne sono altre 19″.
Lo sloveno ha avuto il supporto della squadra, trovandosi accanto Aleksandr Vlasov e Jai Hindley: “Abbiamo un gruppo di corridori che ci ha permesso di non vedere Primož inseguire da solo per dieci chilometri – il commento del direttore sportivo Rolf Aldag – La squadra ha fatto un buon lavoro e Roglič ha dato il massimo”.
Aldag aggiunge: “Chiaramente non è andata secondo i piani che avevamo, ma è anche vero che se questo era il giorno negativo del nostro Tour, direi che ne siamo usciti bene. Una volta che il danno era fatto, era ovvio che avremmo dovuto lavorare per limitarne le conseguenze”.