Tour de France 2020, l’ultima occasione per Richie Porte: “La mia ultima volta da capitano”
Richie Porte vuole giocarsi a fondo le sue carte in questo Tour de France 2020. Dopo tanta sfortuna l’australiano è riuscito a superare la metà della corsa transalpina brillante e in ottima posizione. Il capitano della Trek – Segafredo è stato infatti ieri il più vicino alla terribile coppia slovena che ha staccato tutti, concludendo a soli 13 secondi da Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) dopo un serrato inseguimento. In classica generale è dunque ora nono, a 2’06”, ma 1’21” li ha persi in un ventaglio, al contrario di gran parte degli altri big di classifica. Senza sarebbe dunque a soli 45 secondi, sul podio.
Considerato spesso un pretendente al successo, ma molte volte costretto al ritiro o a cedere terreno a causa della sfortuna, quest’anno il 35enne australiano sembra aver già pagato il suo dazio con la dea bendata, superando indenne quella che solitamente è la parte di corsa per lui più difficile. Mostrando ancora una buona gamba, ora insegue un risultato di prestigio per migliorare il suo quinto posto del 2016, ad oggi suo miglior risultato i sempre, con il podio come sogno.
Ambizioni e speranze corroborate da una consapevolezza. “Sarà il mio ultimo Tour da capitano – spiega infatti a Marca colui che in inverno lascerà al formazione statunitense per offrire i suoi servizi, ben pagato, ad un altro leader – È una certezza. Ho firmato con un’altra squadra, anche se non posso ancora dire quale”. Inizialmente si era parlato della possibilità che raggiungesse Chris Froome alla Israel Start-Up Nation, mentre le ultime indiscrezioni lo vogliono di ritorno alla Sky, ovvero ora alla Ineos Grenadiers, dove conoscono e hanno esaltato il suo valore in passato proprio in quel ruolo. In ogni caso, le gerarchie interne saranno ben stabilite e, almeno per il Tour, dovrà sacrificarsi.
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