Calendario, Christian Prudhomme (Aso): “Grande cooperazione, il ciclismo ha parlato con una sola voce”

Il nuovo calendario delle corse per il 2020 è realtà. L’UCI lo ha pubblicato nel pomeriggio di oggi – martedì 5 maggio – racchiudendo in circa tre mesi e mezzo i tre Grandi Giri, tutte le Monumento, diverse brevi corse a tappe e numerose classiche di un giorno. Per forza di cose, sono tante le sovrapposizioni e qualche organizzatore non è del tutto contento. Per Amaury Sport Organization, la società che organizza, fra le altre, il Tour de France e la Vuelta a España, il nuovo schema degli appuntamenti agonistici per l’estate-autunno del 2020, fondamentalmente, meglio di così non si poteva fare.

“È bello avere un calendario che fissi un orizzonte, prospettive, un obiettivo, una speranza – le parole di Christian Prudhomme in un’intervista rilasciata a L’Equipe – Questa è una notizia più piacevole di tante altre sentite in questo periodo. Mi è piaciuto inoltre che il ciclismo abbia parlato con una sola voce per costruire un calendario nell’arco di tre mesi e mezzo. Inevitabilmente, ci sono state discussioni fra noi organizzatori, i rappresentanti delle squadre e i corridori. Abbiamo lavorato in uno spirito di cooperazione per arrivare a un calendario eccezionale costruito in una situazione eccezionale, con la speranza di vedere realmente queste gare. Speriamo di essere la luce alla fine del tunnel, anche se siamo consapevoli che dovremo convivere con questa epidemia”.

Ma le sovrapposizioni? “Di solito cerchiamo di evitarle, ma questa è una situazione completamente diversa. Ci volevano più gare possibili per far correre più ciclisti possibili. In alcuni momenti le squadre saranno attive su tre fronti contemporaneamente. È un’opportunità per andare ovunque, importante per squadre e corridori. Il Tour de France? Tutti hanno riconosciuto la sua priorità e il calendario è stato costruito attorno a quelle date (29 agosto-20 settembre), nel rispetto delle regole sanitarie di ciascun paese. Ci sono state delle divergenze, ovviamente, ma il mondo del ciclismo ha saputo andare avanti insieme”.

Sul numero di squadre al via dei tre Grandi Giri, Prudhomme è lapidario: “Un aumento a 24 formazioni? Non se ne è mai parlato, mai detto in alcuna riunione. Il manager dell’Alpecin-Fenix (la squadra di Mathieu van der Poelndr) mi ha chiamato, sì. Niente di più. Se mancherà una squadra per via della crisi economica, partiremo con 21 squadre. D’altra parte, al Giro del Delfinato 2020 ce ne saranno 23, visto che abbiamo invitato la Total-Direct Énergie, che ha dovuto rinunciare al Giro di Svizzera (cancellato – ndr) e che inizialmente aveva lasciato il posto alla Circus-Wanty“.

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