Tour de France 2019, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2019.

TOP

Simon Yates (Mitchelton-Scott): Il corridore britannico firma la sua doppietta in un Tour in cui trova la libertà per correre senza pressioni, mostrando le sue doti in attacchi dalla distanza. Perfetto nella gestione tattica della fuga, ogni volta che accelera fa la differenza costruendo la sua vittoria non solo con le gambe, ma anche di testa.

Thibaut Pinot (Groupama-FDJ): Impressionante nell’ultima salita, il francese non ha paura di attaccare a sei chilometri dalla conclusione, accelerando continuamente con la rabbia di chi si è convinto di essere il più forte, ma di dover inseguire per ribaltare la situazione. Uno dopo l’altro gli avversari diretti sono costretti ad arrendersi e la sua rimonta continua. Senza i ventagli, sarebbe ora a pochi secondi dalla Maglia Gialla…

Mikel Landa (Movistar): Un altro che di rimpianti ne ha molti visto che senza la caduta nel giorno dei ventagli, ai quali era sopravvissuto restando nel primo gruppo, sarebbe a ridosso del podio. Confermandosi uno dei corridori più coraggiosi e determinati del gruppo, parte sulla penultima salita e, ben supportato dalla squadra, scava un solco importante sugli altri uomini di classifica, venendo ripreso nel finale solamente dallo scatenato Pinot.

FLOP

Nairo Quintana (Movistar): Il colombiano è evanescente oggi, una continua sofferenza che i suoi compagni non possono lenire, pur sacrificandosi in continuazione per lui. Una presenza ingombrante in fuga, senza la quale probabilmente il team avrebbe potuto gestire meglio le proprie energie, sia con uno sguardo alla tappa che alla classifica generale. Il mistero continua…

Rigoberto Uran (EF Education First): La sua preparazione non è stata perfetta, ma anche oggi è tra i primi cedere, dovendo ormai definitivamente rinunciare a qualsiasi velleità di classifica. Anzi, a questo punto sembra difficile possa raccogliere alcunché in questa Grande Boucle alla quale era arrivato con grandi ambizioni e una delle squadre più interessanti al suo servizio.

Jakob Fuglsang (Astana): Oggi era l’ultimo appello e lo stecca, malgrado la buona volontà. Pronto a seguire l’accelerazione di Mikel Landa, il danese mostra chiaramente di non poter far molto di più, con il basco che inizialmente lo aspetta, fino a comprendere che non sarebbe potuto essere di alcun aiuto. Il vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi deve così farsi riprendere dal gruppo, fino a farsi sfilare quando la bagarre entra nel vivo. Non è tra i peggiori, ma si pensava potesse essere fra i migliori…

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Un commento

  1. la stampa spagnola ha massacrato Quintana definendolo incapace sia di fare il leader che il gregrario,sorprende che a 29 anni sembra gia sul viale del tramonto…cmq stando alle dichiarazioni di Landa pare che mandare il colombiano nella fuga fosse parte di un piano x far lavorare le altre squadre

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