Tour de France 2019, Porte vivrà alla giornata: “Arrivare con meno pressione non è un male”

Il Tour de France 2019 rappresenta una sorta di ultima chiamata per Richie Porte. Il 34enne talento australiano della Trek-Segafredo è ormai considerato da diversi anni tra i corridori più competitivi per le corse a tappe ma, tra sfortuna e contingenze, ha ancora come miglior risultato in un Grande Giro il quarto posto al Giro d’Italia del 2011. Al Tour, invece, non è riuscito ad andare oltre il quinto posto del 2016. Finora, nel corso di questa stagione si è visto molto poco, ritrovandosi a dover cambiare più volte calendario in cerca della forma migliore che purtroppo non è ancora arrivata.

“Devo ammettere che non ho avuto finora la stagione che volevo, quindi arrivare al Tour con meno pressione rispetto agli ultimi anni non è un male – racconta alla vigilia della partenza – La forma è buona, sono felice nella squadra e devo soltanto rimanere in salute. Penso che abbiamo una buona squadra, la cronosquadre di domenica sarà il punto di partenza, sarà fondamentale per noi non perdere molto terreno ma abbiamo diversi uomini forti. In allenamento siamo andati bene, veloci, tranquilli e questa è la strada giusta per fare una buona cronosquadre”.

Dopo aver passato una primavera difficile, ora sta intravedendo di nuovo la luce e affronterà questo Tour alla giornata: “Penso che le ultime tre tappe nelle Alpi siano davvero dove si deciderà tutto” ammonisce, aggiungendo di sentirsi pronto per le grandi montagne: “Quest’anno ho fatto più allenamenti in altura di quanto avessi mai fatto, allenandomi a Sierra Nevada, nello Utah, e poco prima di arrivare qui, a Isola 2000″. L’australiano punta con maggiore attenzione le tappe conclusive: “Abbiamo visionato le tappe alpine subito dopo il Delfinato. Non sono state le ricognizioni migliori, arrivando stanco dalla corsa, ma queste tappe saranno comunque difficili dopo tre settimane di corsa. La classifica generale probabilmente sarà praticamente già decisa in quel momento, ma ovviamente non si vuole passare una brutta giornata. Sarà comunque difficile per i team controllare queste tappe”.

Al suo fianco ci sarà una squadra forte e ben assortita, con anche Bauke Mollema reduce da un ottimo Giro: “Sta volando, è un’altra buona carta da giocare per la generale. Avere uomini come lui è Giulio Ciccone, anche lui reduce dal Giro, ci dà solidità in salita”.

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