Tour de France 2018, Thomas: “Ci aspettavamo i fuochi d’artificio e non è successo niente. Domani dipenderà dall’approccio dei big”

Geraint Thomas mantiene senza problemi la maglia gialla di leader della classifica generale del Tour de France 2018 al termine della prima frazione pirenaica. Il corridore del Team Sky si è difeso agevolmente nelle salite che hanno caratterizzato la frazione con arrivo a Bagnères-de-Luchon, sfruttando il lavoro dei compagni – per la prima volta orfani di Gianni Moscon dopo la squalifica ricevuta in seguito ai fatti che lo hanno visto coinvolto nella tappa che conduceva a Carcassonne – e utilizzando Chris Froome, il suo più immediato inseguitore in GC, in funzione di stopper su Mikel Landa Meana (Movistar), che aveva provato un attacco senza grosse pretese nel chilometro conclusivo del Col du Portillon.

Ci aspettavamo i fuochi di artificio – ammette a caldo il gallese – ma non sono esplosi. C’è stato qualche attacco lungo l’ultima salita, ma abbiamo fatto in modo di tornare tutti insieme nella discesa conclusiva. All’arrivo la classifica non è stata stravolta e questa è una notizia positiva per noi”.

La formazione britannica dovrà però mantenere le antenne ben dritte anche domani, quando è in programma una frazione di appena 65 chilometri e senza un metro di pianura che condurrà il gruppo a Saint-Lary-Soulan: “Sarà una giornata molto impegnativa. L’ultima salita (il Col du Portet, ndr) è forse la salita più difficile dell’intero Tour. Sarà decisiva e creare distacchi significativi, noi siamo pronti a fronteggiare una grande quantità di attacchi. Su tre ore di corsa si salirà quasi sempre, quindi bisognerà gestire intelligentemente le forze”.

La partenza in griglia, con i primi 20 della generale che partiranno qualche metro avanti rispetto al resto del gruppo, preoccupa leggermente il vincitore del Giro del Delfinato: “Se i primi 10 della classifica dovessero iniziare ad attaccarsi sin dalle prime fasi, verrà fuori una tappa combattuta e piena di insidie. Bisognerà muoversi con intelligenza, provando a tenere unita la squadra”.

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