Tour de France 2018, Landa carica la Movistar: “Noi i più forti. Froome può calare nella terza settimana”

Mikel Landa Meana è pronto a confermare le sue attitudini di uomo da corse a tappe al Tour de France 2018. Trasferitosi in inverno alla Movistar, dopo essersi speso al servizio dei capitani al Team Sky nel biennio precedente, lo scalatore basco sarà una delle tre punte della formazione iberica sulle strade della Grande Boucle dal 7 al 29 luglio prossimo. Se il capitano designato è il colombiano Nairo Quintana, il 28enne di Mungia presenta come biglietto da visita il quarto posto (a un solo secondo dal podio) ottenuto un anno fa correndo da gregario di Chris Froome e una tradizione decisamente positiva negli ultimi GT ai quali ha preso parte.

Proprio al pari del compagno di squadra, e al contrario dell’altro leader Alejandro Valverde, Landa ha seguito un graduale percorso di avvicinamento all’appuntamento più importante della stagione: “Insieme alla squadra abbiamo pianificato di raggiungere il primo picco di forma in concomitanza con il Giro dei Paesi Baschi e in vista delle Classiche delle Ardenne, che non conoscevo benissimo e nelle quali ho corso per aiutare Valverde. Dopo quel periodo abbiamo concentrato tutti i nostri sforzi sul Tour de France”.

Reduce da un Giro di Svizzera nel quale non è riuscito a lasciare il segno, l’ex Astana indica nel vecchio compagno di squadra il principale candidato a vestire la maglia gialla a Parigi: “Froome è sicuramente il favorito numero uno. Ha vinto il Giro d’Italia, ne è uscito in grande condizione e sono sicuro che sarà al top anche in Francia. Ha vinto la Grande Boucle quattro volte e sarà l’uomo da battere. Si presenterà sicuramente in gran forma, ma nel corso dell’ultima settimana potrebbe pagare gli sforzi del Giro. Con lui in squadra, il Team Sky si è assumerà la responsabilità di stare in testa al gruppo a dettare l’andatura come ha sempre fatto negli anni precedenti”.

Anche un’eventuale defaillance del faro in corsa non renderebbe meno agguerrita la concorrenza: “Tuttavia ci sono tanti altri corridori forti per il successo finale. Penso a Richie Porte (BMC Racing Team), Rigoberto Urán Urán (EF-Drapac Cannondale), Romain Bardet (AG2R La Mondiale) e Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) su tutti. Non bisogna focalizzarsi solo su Froome, perché c’è un campo di pretendenti al successo finale molto ampio”.

La formazione di Eusebio Unzué, però, non intende nascondersi e punta a centrare il colpo grosso: “Abbiamo la squadra più forte in assoluto e non ci saranno problemi di convivenza tra noi tre. Quintana è un leader nato, uno dei migliori scalatori al mondo e un corridore capace di far saltare il banco in qualsiasi momento. Valverde è un altro leader che sa farsi rispettare su qualsiasi tipo di arrivo e lo ritengo l’atleta più completo tra i candidati alla vittoria finale”.

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