Tour de France 2022, Top/Flop del giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2022.

TOP

Wout van Aert (Jumbo-Visma): Dopo tre secondi posti consecutivi, il belga riesce ad ottenere la sua prima vittoria di tappa a questa edizione della Grande Boucle e lo fa da campione. Il classe 1994, infatti, vince in grande stile, con la Maglia Gialla sulle spalle e presentandosi tutto solo sul traguardo. Dopo aver sfruttando il grande lavoro dei compagni di squadra, infatti, il belga è andato all’attacco sull’ultima salita di giornata, regalandoci e regalandosi una cavalcata trionfale negli ultimi dieci chilometri di tappa.

Magnus Cort (EF Education-EasyPost): Cambia la nazione e il pubblico, ma non cambia la voglia di dare spettacolo del danese. Dopo i due giorni consecutivi passati in fuga alla caccia di punti per la Maglia a Pois, oggi concede il tris partendo poco dopo il via. Il classe 1993 manca l’en plein rialzandosi prima dell’ultimo GPM di giornata e permettendo ad un altro corridore di inserire il suo nome in questa speciale classifica, ma poco importa: anche oggi lo show è stato assicurato.

Luca Mozzato (B&B Hotels-KTM): Il giovane veneto si sta facendo conoscere dal grande pubblico a suon di piazzamenti nella corsa più importante al mondo. Velocista che tiene bene sui percorsi mossi e accidentati, il classe 1998 è al suo primo Grande Giro, dopo una primavera piena di bei risultati. Arrivato alla corsa in punta di piedi, il nativo di Arzignano si sta ritagliano uno spazio sempre più importante, come dimostra il sesto posto ottenuto oggi in una tappa per nulla semplice. Possiamo essere certi che ci riproverà ancora e chissà che non possa ottenere qualcosa di importante.

FLOP

Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck): Il belga si ricorderà a lungo di questa giornata. Dopo aver fatto tirare la squadra tutto il giorno è il più veloce del gruppo nella volata sul traguardo di Calais, tanto da esultare. Peccato per lui che 8″ prima Wout van Aert aveva già tagliato il traguardo a braccia alzate. Per il classe 1998 rimane comunque la consapevolezza di aver disputato un buono sprint e di avere le gambe per tornare a lottare per la vittoria nei prossimi giorni.

Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck): Tappa anonima per il classe 1995. Il neerlandese non lo si vede mai in tutto il giorno e quando il suo rivale di sempre Wout van Aert apre il gas lui si è già sfilato in coda al gruppo. Quella di oggi sa tanto di occasione sprecata per l’ennesimo scontro con il belga, ma soprattutto si allontana sempre di più il sogno Maglia Gialla. Il quattro volte campione del mondo di ciclocross, infatti, non ha mai nascosto di puntare forte sulla tappa di domani con il pavé per indossare il simbolo del primato, ma adesso dovrà inventarsi un numero dei suoi perché van Aert grazie all’azione di oggi e agli abbuoni sembra aver preso il largo.

Tadej Pogacar (UAE Team Emirates): Lo sloveno si salva per il rotto della cuffia. Forse per la prima volta nella sua storia personale al Tour de France il classe 1998 si fa trovare fuori posto quando la corsa entra nel vivo. Se Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma) sull’ultima salita non avessero fatto il buco ai compagni di squadra, il campione in carica della Grande Boucle si sarebbe trovato a dover rimediare ad una situazione che vedeva l’attacco di un gruppetto con rappresentate due squadre con tre uomini ciascuno. Come riconosciuto da lui stesso dopo la tappa fortunatamente Van Aert ha staccato anche i suoi compagni di squadra, altrimenti sarebbero stati dolori.

 

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