Bilancio Squadre 2022: Burgos-BH
La Burgos BH riesce a tornare al successo. Dopo due anni avari di soddisfazioni, anche (e forse soprattutto) a causa del covid, la compagine spagnola chiude il 2022 con tre successi, gli stessi del 2019. In quell’occasione le vittorie avevano uno spessore maggiore, ma anche quest’anno la formazione iberica è riuscita a far parlare bene di sé. Lo stile di gara aggressivo è quello che ha portato i risultati più importanti, con la partecipazione alla Vuelta a España che è stata onorata, nonostante alcuni importanti forfait dell’ultimo minuto, con alcune top 10 e indossando anche per qualche giorno la maglia di miglior scalatore.
TOP
Non è tra i corridori che hanno vinto, ma Jesus Ezquerra è sicuramente uno degli uomini più in evidenza del team nel 2022. Il classe ’90 si piazza in top 10 in due prove su quattro del Challenge Mallorca, aprendo bene le stagione, e continua a piazzarsi nelle corse spagnole (ma anche al Tour of Rwanda) che aprono il 2022. Si rivede poi alla Vuelta, corsa intorno a cui è incentrato il calendario suo e della squadra, nella quale ottiene un settimo posto di tappa in volata a Montilla e un nono posto quattro giorni dopo a Tomares, ottenendo i suoi migliori risultati in carriera sulle strade del GT di casa alla quarta partecipazione.
Alla sua prima partecipazione, invece, Victor Langellotti è riuscito subito a mettersi in mostra. A onor del vero, il monegasco aveva già fatto parlare di sé qualche settimana prima del GT iberico, vincendo una tappa del Giro del Portogallo grazie a un perfetto attacco da lontano e regalando così al Principato di Monaco la prima vittoria nella storia del ciclismo (del resto, nessun altro monegasco era mai stato un corridore professionista prima di lui). In quel momento, la sua partecipazione al GT iberico non è ancora prevista, ma quando il covid colpisce il suo compagno Angel Madrazo, il classe ’95 riesce a farsi trovare pronto. In particolare, nella tappa di Bilbao entra nella fuga e ai GPM raccoglie i punti che gli permettono di portarsi in testa alla classifica scalatori, chiudendo la tappa in settima posizione. Per qualche giorno indossa la maglia a pois azzurri, ma poi è costretto al ritiro dopo una caduta in discesa che gli provoca la frattura della clavicola. La speranza è che al suo ritorno alle gare nel 2023 possa continuare a stupire sulla falsa riga di quanto fatto sul finire del 2022.
Gli altri corridori che hanno vinto in stagione sono poi Mikhel Raim e Alex Molenaar. Il primo ha vinto i campionati nazionali estoni, mentre è stata molto più prestigiosa la vittoria del neerlandese, che si è imposto in una tappa del Tour of Langkawi, battendo in una volata a due Jason Osborne. Il classe ’99 è ancora in attesa di un nuovo contratto per il 2023 e spera che questa vittoria ottenuta in finale di stagione possa aiutarlo a continuare la sua avventura nel mondo del pedale, proprio ora che ha iniziato a vincere.
+++ Victor Langellotti
++ Jesus Ezquerra
+ Alex Molenaar
FLOP
La vecchia guardia non sempre ha reso come ci si aspetterebbe. Nel caso del leader del team, Angel Madrazo, è stata solo la sfortuna a fermarlo prima della Vuelta dopo una stagione in cui aveva ottenuto anche qualche risultato positivo, come il quarto posto al Tour of Rwanda dopo aver indossato anche la maglia di leader. Il più sfortunato del team è invece Diego Rubio, che si è fratturato un braccio al Giro dell’Estonia, ma ha subito un intervento chirurgico sbagliato che sembra mettere a rischio anche il prosieguo della sua carriera.
Non ha invece molte giustificazioni Jetse Bol, che sembra ormai entrato nella fase calante della sua carriera. Il classe ’89, che sembra non essere mai riuscito a trovare la sua giusta dimensione, chiude l’anno senza top 10, con il dodicesimo posto alla Prueba Villafranca come miglior risultato nei suo 70 giorni di corsa dell’anno. Il team, comunque, ha apprezzato il suo lavoro da uomo spogliatoio e gli ha offerto il rinnovo di contratto per un’altra stagione.
Discorso simile può essere fatto per Dani Navarro, la cui carta d’identità è però ancora più pesante, visto che l’anno di nascita è il 1983. Lo scalatore spagnolo viene squalificato, un mese dopo, alla Vuelta Asturias dopo essere stato pizzicato dalle telecamere mentre si faceva trascinare dall’ammiraglia in salita. Riparte poi in vista dell’estate, con la Vuelta anche per lui grande obiettivo stagionale. Fa tuttavia fatica a farsi vedere, chiudendo una stagione anonima con un GT anonimo. La voglia però non manca e quindi l’anno prossimo sarà ancora in gruppo, per aiutare anche i giovani dall’alto della sua ormai quasi ventennale esperienza in gruppo.
Felipe Orts ha aumentato anche le sue gare su strada. Tuttavia, la sua crescita nel ciclocross non sembra essere direttamente proporzionale a quella su strada, dove il classe ’95 fa ancora fatica a essere competitivo. Nei suoi 29 giorni di corsa, infatti, soltanto due volte è riuscito a far meglio della cinquantesima posizione, in quella che comunque è soltanto la sua seconda stagione su strada.
– Felipe Orts
— Jetse Bol
— Dani Navarro
Miglior Momento
Più che un singolo momento, gli attimi sicuramente da ricordare nella stagione della Burgos-Bh sono stati quelli in cui Victor Langellotti ha vestito la Maglia a Pois alla Vuelta a Espana. Il corridore monegasco è stato bravo a entrare nella fuga giusta durante la quinta tappa, fuga peraltro zeppa di nomi di alto profilo, e ad andare a prendersi i punti buoni per indossare il simbolo del miglior scalatore del Grande giro spagnolo, tenuto poi per tre giorni. Una vetrina tutt’altro che trascurabile per lui e per la squadra, “rotta” però dalla caduta che ha poi costretto Langellotti al ritiro nel corso dell’ottava frazione.
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