Tokyo 2020, Marco Villa: “Viviani era partito male ed era bloccato, non lo riconoscevo. Poi gli ho detto di divertirsi”

Dopo l’oro vinto ieri nell’inseguimento a squadre, l’Italia ha conquistato un’altra medaglia in pista alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Elia Viviani si è infatti aggiudicato il bronzo nell’omnium, disciplina che cinque anni fa, a Rio 2016, lo vide salire sul gradino più alto del podio. Questa volta, il 32enne si è dovuto quindi accontentare del terzo posto alle spalle del britannico Matthew Walls e del neozelandese Campbell Stewart dopo una prova partita con alcune difficoltà; lo sprinter azzurro è poi riuscito a reagire ed è migliorato di gara in gara, come raccontato dallo stesso Viviani e dal Commissario Tecnico della pista Marco Villa.

Elia è partito male ed era bloccato, non lo riconoscevo – ha dichiarato Villa – Dopo la prima prova gli ho parlato mentre era sui rulli. Non so se le mie parole sono servite, ma già alla seconda gara era diverso. Cosa gli ho detto in quei minuti? Di divertirsi, non lo vedevo spensierato“.

“Nell’eliminazione poi ho rivisto il solito Elia, si divertiva ed aveva una bella gamba – ha proseguito il CT – Ad un certo punto mi sono accorto del marcamento tra i rivali ed abbiamo segnalato di attaccare per guadagnare il giro. Certo nel finale poteva essere argento, c’è un pizzico di rammarico, ma siamo fiduciosi anche per l’americana di sabato perché Elia sta bene e Simone Consonni si è sbloccato”.

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