Vuelta a España 2023, gran colpo di Andreas Kron in una tappa caotica! 3° Vendrame, 4° Bagioli, Andrea Piccolo nuova Maglia Rossa

Andreas Kron approfitta del caos e conquista la seconda tappa della Vuelta a España 2023. Tra vento, pioggia, cadute e neutralizzazioni, la tappa risulta complicata da leggere e trovare il momento giusto per partire, in vista del GPM di Montjuic, per poi trionfare in solitaria. Alle sue spalle Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) regola la volata dei battuti davanti ad Andrea Vendrame (Ag2r Citroën) e Andrea Bagioli (Soudal-QuickStep), con un ritardo di sette secondi che non sarà conteggiato in classifica vista la decisione dell’organizzazione di neutralizzare i tempi a nove chilometri dalla conclusione viste le avverse condizioni atmosferiche. Nuovo leader della generale è invece Andrea Piccolo (EF Education – EasyPost), presente nella fuga del mattino che al momento della neutralizzazione era ancora in testa (con un distacco che l’organizzazione non ha mai dato), ma attorno ai venti secondi.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Raggiunto il chilometro 0 dopo un lungo tratto di trasferimento, la strada inizia subito a salire verso il primo GPM di giornata, il Coll de Sant Bartomeu, e subito iniziano i primi attacchi. Dopo qualche allungo, a prendere un po’ di margine sono Matteo Sobrero (Team Jayco AlUla), Thomas Bonnet (TotalEnergies) ed Elie Gesbert (Team Arkéa-Samsic), ma il gruppo va rapidamente a chiudere su questo terzetto. Immediatamente, però, ripartono altri quattro corridori, con ancora Sobrero tra gli attaccanti. Assieme all’azzurro ci sono Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost), Javier Romo (Astana Qazaqstan) e Joel Nicolau (Caja Rural-Seguros RGA).

Il plotone rallenta e i quattro attaccanti guadagnano velocemente 45″, ma Piccolo fatica a seguire il ritmo degli altri e perde contatto poco prima del GPM, dove Romo transita per primo. L’azzurro riesce comunque a rientrare, mentre da un gruppo ormai distante quasi 1’30” è nel frattempo fuoriuscito Jetse Bol (Burgos-BH), che prova a riportarsi sui battistrada. Il neerlandese riesce a riavvicinarsi ai quattro, che diventano tre nel momento in cui Nicolau è vittima di un problema meccanico; lo spagnolo viene raggiunto da Bol, e poco dopo i due riescono a ricongiungersi con la testa della corsa.

Il vantaggio dei cinque sale a 3’14” nei chilometri seguenti, ma prima dell’inizio della salita del Coll d’Estenalles il gruppo si riavvicina a 1’36”, tirato dal Team dsm-firmenich. L’ascesa viene affrontata in maniera regolare e Sobrero è il primo a transitare in cima al GPM, al quale il plotone giunge 1’30” più tardi, ma i fuggitivi tornano a guadagnare nel corso dell’insidiosa discesa successiva, che il gruppo affronta con prudenza. A parte una caduta senza particolari conseguenze per Rui Oliveira (UAE Team Emirates), nel corso di questa discesa si verificano soprattutto forature e problemi meccanici per numerosi corridori. Tra le vittime di questi problemi si segnalano anche Jonas Vingengaard (Jumbo-Visma), Juan Auyso (UAE Team Emirates), Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) e Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep).

Scortato dai compagni di squadra, il belga impiega diversi chilometri per riportarsi in gruppo, il cui ritardo dai cinque al comando è nel frattempo tornato a sfiorare i due minuti. Nei chilometri seguenti, gli inseguitori tornano invece a rosicchiare terreno ai fuggitivi, entrando negli ultimi 60 chilometri con un gap di 1’30”. Entrando nei 50 chilometri finali il distacco sale leggermente, tornando sopra i due minuti visto che il gruppo rallenta in seguito ad alcune cadute, una delle quali porta al ritiro di Oscar Onley (Team dsm – firmenich).

A quel punto le squadre degli uomini di classifica chiedono di rallentare per non correre rischi e inizia una fitta discussione, a tratti anche piuttosto animata, visto che alcune formazioni hanno altri interessi per la frazione odierna. In particolare sono Alpecin – Deceuninck, interessati alla vittoria di tappa, e Team dsm – firmenich, che deve difendere il primato in classifica, a voler alzare nuovamente il ritmo. Bol e Nicolau, che poco prima avevano perso contatto dalla testa della corsa,  vengono così rapidamente ripresi, ma nuove cadute fanno salire nuovamente il nervosismo.

Tra i corridori che finiscono a terra, fortunatamente senza grandi conseguenze, anche Primoz Roglic (Jumbo-Visma), Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) e Lorenzo Milesi (Team dsm – firmenich), che deve così rinunciare alla sua Maglia Rossa. La sua squadra prova ancora ad inseguire, ma ormai è tardi e a nove chilometri dalla conclusione, dove è prevista la neutralizzazione, a passare per primi sono Piccolo, anche lui caduto in precedenza ma riuscito a rientrare in fretta (anche grazie ad un po’ di comprensibile dietro-macchina), e Romo, con un distacco attorno ai venti secondi. Con loro non c’è più invece Sobrero, costretto a rialzarsi stremato dopo un gran lavoro al servizio di questo tentativo.

I due ultimi battistrada vengono così ripresi a 7,7 chilometri dalla conclusione, quando la strada inizia a salire leggermente verso l’alto de Montjuic e la Groupama – FDJ prende in mano la situazione. Quando inizia la salita vera e propria è Remy Rochas (Cofidis) a scattare per primo, ma la sua azione viene annullata da Andreas Kron (Lotto Dstny) che si porta al comando in solitaria, scollinando con qualche metro di vantaggio mentre in coda i big decidono di rialzarsi non avendo interessi in questa tappa. Il danese si tuffa in discesa con grande convinzione, resistendo al ritorno di un quartetto che inizialmente è ancora molto vicino, arrivando all’ultimo chilometro con ancora dieci secondi di vantaggio. Dietro sono in pochi e non riesco non ad organizzarsi, disputando così una volata per il secondo posto che viene vinta da Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) su Andrea Vendrame (Ag2r Citroën) e Andrea Bagioli (Soudal-QuickStep).

Risultato Tappa 2 Vuelta a España 2023

Classifiche Vuelta a España 2023

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