Giro di Turchia 2023, Alexey Lutsenko doma la durissima salita di Babadağ e balza al comando – 6° Giulio Pellizzari
Alexey Lutsenko conquista la tappa regina del Giro di Turchia 2023. Il corridore dell’Astana Qazaqstan ha fatto la differenza negli ultimi 800 metri della dura salita di Babadağ e ha avuto la meglio per 12″ su Ben Zwiehoff (Bora-hansgrohe), portandosi così al comando della classifica generale della corsa turca con 16″ di margine sul tedesco. Il podio di giornata, con 27″ di ritardo, viene completato da Harold Tejada, che sale al terzo posto della generale a 33″ dal compagno di squadra, mentre nella top-10 è da segnalare l’ottimo sesto posto di Giulio Pellizzari (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) a 1’24”, staccatosi all’inizio dell’ascesa finale ma capace di gestirsi benissimo e, salendo del proprio passo, di rimontare corridori su corridori.
Il video dell’arrivo
Il racconto della corsa
Il via ufficiale è seguito da tanti tentativi di attacco, con numerosi drappelli che, a più riprese, provano ad evadere dal gruppo. Al termine di una prima ora di gara percorsa a 46 km/h di media, che vede anche Léo Bouvier (Bike Aid) sprintare davanti a Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) al primo traguardo volante, il plotone resta però ancora compatto, anche se poco dopo tre uomini riescono a prendere un leggero margine. Si tratta di Umberto Poli (Team Novo Nordisk), Robigzon Oyola (Team Medellin-EPM) e Oliver Mattheis (Bike Aid), all’inseguimento dei quali si portano anche Lennert Teugels (Tarteletto-Isorex) e Tobias Nolde (P&S Benotti).
Mentre Oyola transita per primo al secondo sprint intermedio, lo svantaggio del gruppo aumenta fino a superare i due minuti, toccando i 3′ poco prima dell’inizio del primo GPM di giornata. Teugels e Nolde pagano invece un minuto di ritardo dalla testa della corsa, mentre a 2′ viaggia solitario un altro contrattaccante, Diego Galeano (Team Medellin-EPM). Tutti loro vengono però riassorbiti dal gruppo nel corso della salita, così come Poli; al comando da solo resta il solo Oyola, che riesce a scollinare per primo con un buon margine su Mattheis e su ciò che resta del plotone (circa una trentina di unità), affrontando con prudenza la successiva discesa, piuttosto tecnica e con un fondo stradale non perfetto.
In fondo alla discesa, dunque, il colombiano viene raggiunto da Mattheis, ma la prima parte del gruppo, tirato dalla Bora-hansgrohe, è subito dietro e va a riassorbire i due battistrada all’inizio della salita finale di Babadağ. Poco dopo allunga Alexis Guerin (Bingoal WB), che riesce a prendere fino a una trentina di secondi di margine, ma dietro la Bora prosegue nel suo forcing grazie soprattutto a Patrick Konrad e, con ancora 14 chilometri da percorrere, rimangono in nove all’inseguimento del francese: Harold Tejada e Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan), Jay Vine e Domen Novak (UAE Team Emirates), Ben Zwiehoff, Anton Palzer e Florian Lipowitz (Bora-hansgrohe), Ander Okamika (Burgos-BH) e Alex Martin (Eolo-Kometa), con Giulio Pellizzari (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) che, staccatosi a inizio salita ma non molto distante, sceglie di salire con il proprio passo assieme a Matteo Badilatti (Q36.5 Pro Cycling Team).
Uno dei favoriti di giornata, Vine, perde contatto a 11,7 chilometri dalla conclusione, con Novak che rallenta per attenderlo ed aiutarlo, e anche Martin, Palzer e Okamika si staccano. I quattro componenti del gruppetto rimanenti, Tejada, Lutsenko, Lipowitz e Zwiehoff, vanno a prendere e a staccare Guerin 500 metri più tardi, ma il francese riesce comunque a non andare alla deriva e a rientrare sul drappello al comando ai -10 dal traguardo, grazie a un rallentamento. Una nuova accelerazione 1000 metri più tardi manda però nuovamente in difficoltà Guerin e anche Lipowitz, ma quest’ultimo riesce a riportarsi davanti poco dopo, mentre Guerin viene superato da Badilatti e Pellizzari, che proseguono del loro passo e si avvicinano pian piano alla testa della corsa.
Tejada decide però di allungare a 7200 metri dall’arrivo e sulle ruote del colombiano rimangono solo Lutsenko e Zwiehoff; il kazako rilancia per mandare in difficoltà il tedesco ma a pagare dazio è proprio Tejada, che però riesce a riaccodarsi. Con fatica rientra anche Lipowitz, ma il 23enne si stacca definitivamente ai -5 dalla conclusione; i tre battistrada rimasti proseguono quindi ad andatura regolare fino agli ultimi due chilometri, quando Zwiehoff rilancia e manda in difficoltà Tejada, che inizia a perdere diversi metri. Si entra così nell’ultimo chilometro con le pendenze che si fanno ancora più ardue, e a quel punto Lutsenko decide di provare a sbarazzarsi di Zwiehoff, con il kazako che riesce a prendere qualche secondo di vantaggio. Il tedesco della Bora prova a reagire e riesce a riavvicinarsi a Lutsenko, ma poi paga lo sforzo e negli ultimi 400 metri perde altro terreno, chiudendo con un distacco di 12″ dal vincitore di giornata. A restare entro il minuto di ritardo sono anche Tejada, che termina a 27″ da Lutsenko, Lipowitz, a 48″, e Badilatti, a 55″, mentre Pellizzari chiude sesto a 1’24”.
Risultato Tappa 3 Giro di Turchia 2023
Classifiche Giro di Turchia 2023
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