Presentazione Squadre 2024: Soudal-QuickStep
L’inverno della Soudal-QuickStep è stato a dir poco incerto, con le voci su una possibile fusione, nientemeno che con la Jumbo-Visma, che sono prima diventate un uragano e poi si sono esaurite in un bicchiere d’acqua. In mezzo, però, c’è stato un CicloMercato votato decisamente al rinnovamento, con ben 12 corridori che hanno lasciato la squadra e con alcuni di questi che sono nomi di livello mondiale, sia già affermati che rispettabilissime promesse. Patrick Lefevere ha scelto quindi di ridurre le spese “accessorie” per continuare a inseguire successi, fra Classiche e corse a tappe di varia durata, principalmente con Remco Evenepoel, affiancando all’iridato a cronometro di Glasgow 2023 un pacchetto di scalatori sicuramente potenziato dall’arrivo di Mikel Landa.
Gli uomini più attesi
Sul vocabolario, alla voce “atteso” ci potrebbe essere una foto di Remco Evenepoel. A 23 anni ha già vinto due Mondiali, due Monumento e un Grande Giro (in tutto i successi da professionista sono già 50!), ma dal belga ci si aspetta sempre qualcosa in più. In questa stagione si getterà nella sfida, che si annuncia caldissima, per il podio del Tour de France e guarderà con parecchio interesse alle prove dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. Nel mezzo ci sarà un calendario abbastanza selezionato, che punta soprattutto sulle Classiche delle Ardenne e sulle corse di una settimana: l’obiettivo è rimpinguare una bacheca di successi già florida.
Tanta attesa, per non dire curiosità, aleggia intorno a Mikel Landa. Lo scalatore basco ha cambiato una volta di più “colori sociali”, accettando di entrare a far parte del gruppo di supporto di Evenepoel per le grandi corse a tappe. Lo spagnolo avrà poi carta bianca in alcuni contesti e potrebbe ritrovare lo spunto dei tempi migliori proprio in corrispondenza di una Vuelta a España che lo vedrà fra i protagonisti. In passato, l’ex Bahrain ha saputo fare grandi cose per i compagni di squadra, vedendo anche spesso sacrificate le ambizioni personali: da vedere se l’ambiente WolfPack e la vicinanza con un carattere forte come quello di Evenepoel lo aiuteranno a esprimersi al meglio.
Attesa, ovviamente, anche per Julian Alaphilippe. Il due volte iridato arriva da altrettante stagioni in tono minore, condizionato in particolare dalla tremenda caduta patita alla Liegi del 2022. Da allora ha faticato a tornare al suo livello e si è spesso sentito punzecchiare da patron Lefevere per un rendimento sotto le aspettative. Per ritrovare il sorriso, il francese ha scelto di mettersi alla prova con un calendario per certi versi insolito, che include anche il Giro d’Italia: il talento, che lo ha portato a vincere anche una Sanremo. una Strade Bianche e sei tappe al Tour de France, non può essere svanito, chissà che non siano proprio le strade italiane a farlo riaffiorare.
Anche Kasper Asgreen ha vissuto mesi complicati, ma nella seconda metà del 2023 ha saputo rilanciarsi alla grande: un primo e un secondo posto di tappa al Tour de France e altri buoni risultati inducono a pensare che il danese possa essere, di nuovo, grande protagonista della scena delle Classiche del Nord, dopo le grandi cose fatte vedere fra 2019 e 2021. Sullo stesso palcoscenico è atteso Yves Lampaert, che nel 2023 è stato uno dei pochi portacolori della squadra belga a tenere botta sulle pietre e, in generale, nelle corse del nord di inizio stagione. Le qualità non mancano e bisognerà capire se la nuova struttura della squadra, meno “impostata” per questo tipo di corse, gli farà bene o meno. Nella sfera degli interrogativi entra anche Gianni Moscon, altro movimento di CicloMercato quasi a sorpresa: il trentino arriva da due stagioni a dir poco difficili con l’Astana e potrebbe beneficiare del trasferimento in una squadra in cui, sulla carta, avrà spazio per le sue ambizioni. Occhio a Casper Pedersen, che durante la scorsa stagione ha fatto rivedere alcuni lampi, simili a quelli che avevano abbagliato durante il suo periodo all’allora Sunweb: il danese può rappresentare una carta importante nelle corse di un giorno e nella caccia alle tappe nei Grandi Giri, qualora venga chiamato in causa.
Con la partenza di Fabio Jakobsen, tanto del fatturato derivante dalle volate dipenderà da Tim Merlier, che però sa già che non sarà fra i corridori in scena al prossimo Tour de France. Nel 2023 non ha fatto mancare il suo apporto (cinque vittorie di livello WorldTour), ma l’impressione è che la corda del rapporto con la squadra non sia più particolarmente solida. Come spunto veloce, comunque, rimane uno dei migliori in gruppo. A spalleggiarlo ci sarà Bart van Lerberghe e una mano in tal senso dovrebbe darla anche Ayco Bastiaens (arriva dalla squadra di sviluppo della Alpecin-Deceuninck), che nominalmente è un neopro’, anche se ha 27 anni. Uomo da finali veloci, che ha anche le qualità per mettersi in proprio, è Jordi Warlop, corridore che ha avuto una carriera abbastanza ondivaga, ma che ha già dimostrato di saper reggere il palcoscenico delle gare più importanti.
Nella rosa della squadra belga sono rimasti due italiani di sicura affidabilità. Uno è Mattia Cattaneo, che ha le caratteristiche per essere supporto funzionale nelle corse a tappe ma che sa anche fare ottime cose quando deve mettersi in azione in prima persona e quando può cimentarsi nel gradito fondamentale della cronometro. L’altro è Fausto Masnada, che è atteso al ritorno ad alti livelli, con la speranza di aver definitivamente superato il problema fisica che lo ha condizionato di molto negli ultimi 18 mesi: a tal proposito, va detto che già nelle ultime corse del calendario 2023 il bergamasco è parso brillante e in buone condizioni.
Si apre il capitolo della pattuglia di scalatori, sempre più rilevante in organico. C’è soprattutto Ilan van Wilder da tenere d’occhio: il belga arriva da un 2023 davvero eccellente, in cui ha saputo andare a prendersi anche soddisfazioni personali non di poco conto, fra cui la generale del Giro di Germania e la Tre Valli Varesine. Da vedere come sarà utilizzato in chiave Evenepoel, così come Mauri Vansevenant, altro atleta che ha già espresso pubblicamente la voglia di avere qualche spazio in più sul piano personale. Al contrario, Louis Vervaeke e Pieter Serry sembrano votati del tutto al lavoro per la squadra, come già fatto nelle stagioni precedenti. Da vedere, poi, quale sarà il rendimento di Jan Hirt, che era stato preso nell’inverno 2022 proprio in ottica Evenepoel-salita, ma che ha invece chiuso il 2023 incredibilmente in tono minore rispetto alle attese. Della pattuglia fa parte anche James Knox, il quale non ha recentemente convinto granché, ma che res ta un corridore importante nello scacchiere di squadra.
Josef Černý è ormai una colonna della formazione belga, sia per quel che riguarda il “lavoro sporco”, sia per le capacità di saper fruttare le libere uscite e di fare anche buone cose nelle cronometro. Attenzione, infine, a Martin Svrček, che rappresenta la grande speranza del ciclismo slovacco post-Sagan e che nel panorama giovanile si è ritagliato una vetrina non indifferente: il primo anno da pro’ è corso via senza particolari sussulti, ma il tempo è dalla sua parte.
Le giovani promesse
La lista è lunga, se si pensa che in organico ci sono ben otto neoprofessionisti. Il più interessante sembra essere lo statunitense Luke Lamperti, per cui sono state spese parole pesanti, in senso positivo, in sede di presentazione. Trattasi di corridore molto veloce e anche capace di tenere botta su strappi e salite brevi, caratteristiche che potrebbero dargli modo di avere parecchie opportunità a disposizione, in una squadra cui sono rimaste relativamente poche soluzioni di questo tipo.
Ci sono poi due ragazzi belgi di 21 anni che si affacciano nel WorldTour con credenziali di buon livello. Gil Gelders ha inanellato infatti risultati di spessore nel panorama giovanile internazionale, così come William Junior Lecerf: il primo pare più adatto alle pianure e ai muri, mentre il secondo citato ha tutte le caratteristiche dello scalatore. A loro verrà chiesto di imparare in fretta il mestiere del professionista, per risultare magari da subito fra i migliori. Un po’ più “anziano”, 23 anni, è il francese Antoine Huby, altro ragazzo che su scala giovanile ha fatto vedere ottime cose, tanto da convincere la squadra belga a promuoverlo da subito in Prima squadra: per altro, è già in gara al Tour Down Under attualmente in corso e si è già fatto vedere nei finali veloci, a dimostrazione di un atteggiamento subito molto propositivo.
Attenzione poi a Warre Vangheluwe, che sbarca fra i pro’ dopo aver battuto in volata, in una corsa del calendario belga, nientemeno che il suo attuale compagno di squadra Merlier. Lui, come il sopracitato Lamperti, aggiungono frecce veloci alla faretra della squadra belga, mentre sarà da vedere quale potrà essere il contributo immediato che sapranno dare Pepijn Reinderink e Paul Magnier, anche loro promossi fra i “grandi” prima di quanto inizialmente previsto.
Organico Soudal Quick-Step 2024
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Potenziale Soudal - QuickStep
Volate - 7.2
Colline - 9.2
Montagne - 7.4
Pavé - 7.5
7.8
La linea ormai è tracciata: si va con Remco Evenepoel e si fa (quasi) tutto in sua funzione. La squadra è stata decisamente rinnovata e in essa trovano spazio tanti neoprofessionisti, tutti da scoprire al massimo livello, anche se alcuni sono di certo molto promettenti. È rimasto un solo velocista di livello mondiale e per quel che riguarda il pavé, che un tempo era il terreno di caccia, preferito, le opzioni a disposizione si sono assottigliate. Al netto di qualche stoccatore di enorme caratura, il bilancio della squadra dipenderà principalmente da quel che saprà fare, una volta di più, il fenomeno di casa.
Super Top Sales Ekoï! Tutto al 60%: approfittane ora! |
Ascolta SpazioTalk! |
Ci trovi anche sulle migliori piattaforme di streaming |