Presentazione Squadre 2024: Arkéa-B&B Hotels
L’Arkéa-B&B Hotels è pronta per la sua seconda stagione da formazione WorldTour. La prima non è stata entusiasmante (solo 10 vittorie, nessuna di livello WorldTour), ma l’impressione è che la dirigenza della squadra bretone abbia gettato le basi per raccogliere qualcosa di più nel prossimo futuro. Alcuni movimenti di CicloMercato sono stati interessanti, in organico ci sono giovani che possono crescere e raggiungere livelli molto interessanti e, tutto sommato, le ambizioni sembrano essere ritagliate con raziocinio rispetto al materiale umano a disposizione. L’incognita, però, è la classifica triennale UCI, che vede la squadra francese in piena lotta per non retrocedere: mancano ancora due anni alla fine del ciclo, sì, ma un’altra stagione con un raccolto relativamente scarno potrebbe pesare parecchio sulle strategie future.
Gli uomini più attesi
Approdato in squadra già ad agosto dopo la rottura con la Groupama-FDJ, Arnaud Démare si è già preso il ruolo di faro del team grazie a due affermazioni e alcuni piazzamenti nel finale di 2023. Il transalpino, velocista da quasi 100 vittorie in carriera, avrà il compito di fare ciò che nelle ultime stagioni non è riuscito, soprattutto a causa degli infortuni, al connazionale Nacer Bouhanni, cioè portare più successi (e, di conseguenza, più punti) possibili alla compagine bretone. Il 32enne, il cui obiettivo principale sarà quello di tornare ad alzare le braccia al cielo al Tour de France, potrà contare su una rosa composta da tanti corridori veloci con i quali lavorare per formare un treno efficace, del quale farà parte anche Miles Scotson, già al suo fianco negli scorsi anni alla Groupama.
Come detto, la formazione transalpina resta piuttosto ricca di uomini veloci, che proveranno a mettersi in evidenza e a cogliere piazzamenti tanto nelle giornate più adatte alle loro caratteristiche delle gare a tappe, quanto nelle classiche meno impegnative. Nel primo caso, saranno soprattutto il britannico Daniel McLay e il neerlandese David Dekker i corridori deputati a cercare risultati, anche se il primo sembra destinato a calarsi sempre più nella parte di ‘ultimo uomo’, magari proprio per Démare. Il 25enne ex Jumbo-Visma è invece chiamato a fare quel salto di qualità che sembrava vicino a fare già nelle prime stagioni tra i professionisti, ma che, al netto di sporadici piazzamenti (come il secondo posto ottenuto nella seconda tappa del Giro 2023), non ha ancora compiuto.
Un ruolo importante avrà poi Amaury Capiot, che arriva da una stagione quasi interamente saltata per via di un problema a un ginocchio. Il belga è corridore affidabile, veloce e, soprattutto, pareva in netta crescita, salvo poi vedersi fuori causa per un periodo lunghissimo. Da vedere se riuscirà a tornare almeno al livello pre-infortunio, mentre ci si attende una sorta di riscossa da Clément Champoussin, una delle grandi promesse del ciclismo francese: nelle ultime due annate qualcosa ha fatto, ma alla squadra servirà qualcosa in più, soprattutto nelle corse in cui la concorrenza è schierata al massimo delle forze (Tour de France e Grandi Classiche).
In organico ci sono anche tre corridori italiani, che hanno la possibilità e l’ambizione di ottenere risultati pesanti. Uno è Luca Mozzato, che arriva dalla stagione in cui si è finalmente sbloccato in chiave vittorie e che nei prossimi mesi potrebbe completare definitivamente la transizione da velocista a corridore da classiche. Quanto fatto vedere nella seconda metà del 2023 dal veneto sembra davvero promettere bene in questo senso. Le caratteristiche di Mozzato sono per certi versi simili a quelle di Vincenzo Albanese, che è uno dei nuovi arrivi nella rosa della squadra bretone: il corridore campano è stato uno dei punti di forza della Eolo-Kometa e ha dimostrato di avere sia un buono spunto veloce che le caratteristiche di fondo necessarie per brillare nelle corse dal profilo irregolare. Per lui, il passaggio in una formazione WorldTour è indubbiamente un’occasione da sfruttare al massimo. Il terzo azzurro è Alessandro Verre, che non ha iniziato la nuova annata nel migliore dei modi (infortunio a una mano), ma che avrà tempo e modo per provare a mettersi in luce, fra attacchi da lontano e finali veloci.
La rosa della formazione francese è zeppa di corridori che possono far bene nei percorsi sopra descritti: attenzione, quindi, a Matis Louvel, che nel 2023 non ha mantenuto le premesse derivate da un eccellente 2022, a Jenthe Biermans, che invece nei mesi scorsi ha fatto vedere le cose migliori della carriera, e soprattutto a Kévin Vauquelin, giovane talento che rappresenta una delle grandi speranze della realtà bretone. Il 22enne ha già dimostrato in passato di avere gambe e fiato da atleta di prim’ordine, soprattutto su tracciati mossi e insidiosi: nella scorsa stagione, inoltre, era partito fortissimo, prima di vedersi condizionato da un infortunio duro da assorbire. Da vedere se le logiche di squadra gli lasceranno carta bianca in quanto a obiettivi o se il bisogno di punti-salvezza lo spingerà invece a impegnarsi nelle varie lotte per le classifiche generali.
Dal CicloMercato sono poi arrivati tre corridori diversi fra loro, che rappresentano altrettante scelte interessanti. Uno è Florian Sénéchal, che ha lasciato la Soudal-QuickStep per portare le sue qualità di “classicomane” in una squadra che finora, soprattutto nelle gare più importanti, fra cui le Monumento, ha avuto poco da mettere sul piatto. Il francese vorrà provare a rilanciarsi dopo una stagione magra, mentre lo spagnolo Raúl García Pierna vorrà mettersi alla prova in una squadra WorldTour, dopo le belle cose fatte vedere con la maglia della Kern-Pharma. Il 22enne di Tres Cantos va molto forte a cronometro, tiene discretamente in salita e sembra avere ancora margini di miglioramento da poter esplorare. Corridore fatto e finito è invece Clément Venturini, che metterà il suo spunto veloce e la sua scaltrezza a disposizione di una squadra che avrà molto bisogno dei suoi piazzamenti, soprattutto in chiave “corsa-salvezza”.
Per la salita e per le eventuali classifiche generali, soprattutto di brevi corse a tappe, ci si affida alla regolarità dello spagnolo Cristián Rodríguez, uno dei migliori della squadra nella scorsa stagione, e al belga Laurens Huys, arrivato dalla Intermarché con la nomea di corridore regolare e grintoso. Qualcosa potrà inoltre fare Élie Gesbert, che nelle gare di pochi giorni è quasi una garanzia e che ha anche la capacità di dare corpo a fughe interessanti dalla sua. Si guarda poi con curiosità al lussemburghese Michael Ries, che da giovanissimo aveva messo in mostra lampi da scalatore di qualità, ma che non è ancora riuscito a trovare il giusto passo fra i pro’.
Thibault Guernalec proverà a raccogliere soddisfazioni dalle cronometro, mentre Simon Guglielmi è atteso a una nuova stagione di fughe e di tentativi di poche speranze ma di buon impatto mediatico. E se Donavan Grondin sarà principalmente concentrato sulla stagione su pista, con i Giochi di Parigi sullo sfondo, Anthony Delaplace, Kévin Ledanois, Alan Riou e Łukasz Owsian daranno il massimo per supportare la causa della squadra nei vari contesti in cui saranno chiamati a spendersi.
Le giovani promesse
Curiosamente, la formazione francese non avrà in rosa neppure un corridore nominalmente neoprofessionista nella stagione 2024. Gli atleti giovani però non mancano: alcuni sono fra quelli che potranno fare la differenza e che abbiamo già citato sopra, altri sono atleti che hanno vissuto le loro prime esperienze nel 2023 senza ottenere particolari momenti di ribalta e che nel 2024 proveranno a fare qualcosa in più. È il caso di Louis Barré, Mathis Le Berre ed Ewan Costiou, tutti approdati nel WorldTour all’inizio della scorsa stagione e pronti quindi al secondo anno di professionismo. Barré, in particolare, ha dato qualche sprazzo da regolarista, capace di ottenere discreti piazzamenti nelle brevi corse a tappe e potrebbe rappresentare una carta importante anche in chiave raccolta punti.
Anche Costiou sarà da tenere d’occhio, soprattutto nell’ambito delle corse di un giorno: nel suo primo anno da pro’ è stato infatti capace di essere spesso protagonista, soprattutto su percorsi mossi, e non sembra mancargli tanto per poter andare a prendersi i primi grandi risultati della carriera. Per Le Berre, invece, l’obiettivo sarà quello di provare a raccogliere qualcosa in volata o in finali comunque veloci, anche se il margine di miglioramento da completare pare più ampio rispetto ai due colleghi appena citati.
Organico Arkéa-B&B Hotels 2024
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Potenziale Arkéa-B&B Hotels 2024
Volate - 7.8
Collina - 7.1
Montagne - 4.5
Pavé - 5.8
6.3
La squadra non ha stelle di primaria grandezza e affiderà molte delle sue speranze di successo all'esperienza e alla velocità di Arnaud Demare. Dal CicloMercato sono arrivati però diversi corridori interessanti, soprattutto in chiave corse di un giorno: le corazzate del gruppo sono ancora lontane, ma c'è l'impressione che sia l'anno giusto per ottenere qualche successo pesante. In chiave classifiche generali, a scanso di grandi sorprese, invece, c'è poco da gettare sul piatto.
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