Mads Pedersen conquista ufficialmente la Maglia Ciclamino del Giro d’Italia 2025. Dopo aver guidato la classifica a punti dal primo all’ultimo giorno, il danese della Lidl-Trek è salito sul podio di Roma per ritirare il premio finale e per mettere la ciliegina sulla torta ad una Corsa Rosa quasi perfetta per la formazione statunitense, capace di vincere 6 tappe con tre corridori diversi (oltre ai 4 successi di Pedersen hanno vinto anche Hoole e Verona) ed in generale di animare ogni metro delle 21 tappe. Nonostante il brutto colpo del ritiro di Giulio Ciccone, ritiratosi durante la seconda settimana a causa di una caduta, il Giro non può quindi che chiudersi con un bilancio più che positivo sia per il nativo di Tølløse che per la sua formazione.
“Forse non abbiamo fatto la migliore corsa di sempre, ma sicuramente ci siamo divertiti tantissimo – racconta Pedersen dopo l’ultima frazione – Abbiamo vinto sei tappe e la Maglia Ciclamino, è incredibile. Poche squadre riusciranno a ripetere quello che abbiamo fatto, quindi per noi è assolutamente incredibile esserci riusciti”. Nonostante la delusione per la scelta della squadra di puntare su Jonathan Milan in vista del Tour, dirottando Pedersen sul Giro, il danese non si è abbattuto, sfruttando al meglio tutte le occasioni che gli si sono presentate e correndo una corsa da assoluto protagonista.
“Mi sono sempre piaciute le corse come il Giro e la Vuelta – prosegue il classe 1995 – Il Tour è davvero stressante e attira un sacco di attenzioni e di pressione non solo da parte nostra ma anche da parte della dirigenza e degli sponsor. Qui invece c’è un po’ più di libertà e puoi giocare di più. Sicuramente siamo stati anche fortunati, abbiamo vinto tre tappe nei primi cinque giorni e questo ci ha permesso di correre il resto del Giro più liberamente, di provare a fare tutto quello che volevamo. Ma io mi sono davvero divertito“.
Nonostante nelle dichiarazioni pre-tappa Pedersen avesse espresso la sua intenzione di non buttarsi nella mischia dello sprint finale di Roma, alla fine il 29enne ha comunque provato a dire la sua, concludendo al quarto posto: “Oggi è stata una di quelle giornate in cui non volevo prendere rischi per provare a vincere, ma poi mi sono trovato in una buona posizione uscendo dall’ultima curva e ci ho provato. Onestamente, però, non avevo le gambe per passare Kooij. Mi sono trovato alla sua ruota e quando lui ha lanciato la volata l’ho seguito fino a dopo il traguardo. Comunque non ho preso rischi e sono ancora qui totalmente integro, per me questo è un successo. So che questo non è il Tour e che comunque non abbiamo vinto la Maglia Rosa, però credo che possiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto“.
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