Presentazione Squadre 2020: Deceuninck – Quick-Step

La Deceuninck – Quick-Step inizia il 2020 con la voglia di confermarsi ancora per un altro anno squadra più vincente al mondo. Lo straordinario dato statistico di più di 140 vittorie nelle ultime due stagioni dice tanto, ma ovviamente non tutto, della corazzata dell’ormai 65enne Patrick Lefevere, visto che dai meri numeri non si evince la qualità delle vittorie. Soltanto in questa stagione, infatti, la squadra ha portato a casa due Classiche Monumento, entusiasmando il pubblico anche nei grandi giri ottenendo un totale di otto vittorie e un bel piazzamento finale anche in un Tour de France in cui il proprio capitano ha a lungo indossato la Maglia Gialla.

Gli uomini più attesi

Tra i tanti campioni che militano tra le fila della Deceuninck quello che attira attorno a sé maggiori attenzioni al momento è senza dubbio Julian Alaphilippe. Compirà la definitiva transizione da corridore da Classiche a corridore da Grandi Giri? La risposta è probabilmente “sì e no”: sicuramente il vincitore della Milano-Sanremo 2019 metterà nel mirino le Classiche, addirittura aggiungendo il Giro delle Fiandre nel suo calendario, ma allo stesso tempo una volta assaporato il sogno maglia gialla sembra difficile ipotizzare di vederlo uscire subito di classifica al Tour senza nemmeno provarci. Tuttavia, dalle sue ultime dichiarazioni l’impressione è che nemmeno lui abbia ancora preso una decisione definitiva, anche alla luce del fatto che questo è l’anno delle Olimpiadi e il percorso di Tokyo gli si addice particolarmente. Nel 2020 dunque presumibilmente lo vedremo continuare sulla stessa falsariga degli ultimi anni, ma l’assalto potrebbe essere solamente rimandato.

Nel 2020 i fari saranno indubbiamente sempre più puntati anche su Remco Evenepoel, il giovane fenomeno del ciclismo mondiale che nella scorsa stagione ha già meritato le stimmate del predestinato e che quest’anno si presenterà nei palcoscenici più importanti, figurando subito tra i principali favoriti per corse come la Freccia Vallone e la Liegi-Bastogne-Liegi. A maggio, inoltre, farà il suo debutto in un GT sulle strade del Giro d’Italia e non bisogna certo essere degli oracoli per dire che, se non dovesse prendersi alcun contrattempo esterno, regalerà spettacolo anche alla corsa rosa. Difficile pensare possa fare classifica, ma con tre cronometro e numerose tappe movimentate, avrà sicuramente spazio per continuare la sua straordinaria corsa verso il successo.

In una squadra che vince così tanto è quasi scontato che anche il treno delle volate sia ben organizzato, nonostante i tanti uomini cambiati nell’arco delle stagioni. Ancora una volta sarà dunque un volto nuovo a guidare il comparto ruote veloci della Deceuninck: si tratta di quel Sam Bennett che arriva per cercare il salto di qualità definitivo. L’ex Bora-Hansgrohe arriva forse nel momento migliore della sua carriera con il Tour de France (corsa dove non ha mai vinto a fronte di 3 vittorie al Giro e 2 alla Vuelta in carriera) come obiettivo principale.

Alle spalle dell’irlandese la compagine belga ha in Fabio Jakobsen Alvaro Hodeg due uomini che sono molto più che semplici alternative. Il neerlandese è stato uno dei principali antagonisti proprio di Bennett all’ultima Vuelta e si è già tolto la soddisfazione di vincere nella tappa di Madrid. Ormai assunto al rango di top sprinter al livello mondiale, nel 2020 proverà quanto meno a ripetere i risultati del 2019, quando si è anche laureato campione nazionale chiudendo la stagione con un score totale di sette successi, cercando di confermare di poter essere anche più di un semplice sprinter. Il colombiano, invece, è stato fermato da un brutto infortunio nel finale del 2019, che però sembra essere ormai alle spalle. Dopo un buon 2019 con successi ottenuti in corse di livello minore, nel 2020 sarà lanciato anche in palcoscenici più importanti, anche se appare verosimile ipotizzare che dei tre velocisti lui sarà quello che più potrebbe soffrire il calendario degli altri due.

Un altro uomo veloce che potrebbe togliersi delle soddisfazioni in prima persone è poi Davide Ballerini. Il venticinquenne italiano arriva quest’anno dall’Astana dopo un 2019 in cui è andato a corrente alternata ed è voglioso di riscatto, già a partire dalle corse australiane. L’azzurro dovrà sicuramente sottostare alle logiche di squadra, sia nel treno dei velocisti che in corse più impegnative, ma con le sue qualità che lo rendono adatto praticamente ad ogni classica di un giorno, non sarebbe poi così sorprendente vederlo alzare le braccia al cielo anche in occasioni di prestigio. A lavorare esclusivamente per i capitani in volata ci saranno poi Shane Archbold, fedelissimo di Sam Bennett, e Michael Morkov che è stato spesso decisivo per le vittorie di Elia Viviani negli ultimi due anni.

La specialità di casa Deceuninck-Quick Step sono però le Classiche e, nonostante l’addio di Philippe Gilbert, la squadra presenta un roster attrezzatissimo, nel quale, oltre a Alaphilippe ed Evenepoel più adatti alle Ardenne, figurano specialisti del pavé del calibro di Yves Lampaert, Florian Sénéchal e Rémi Cavagna, che hanno il pregio di avere anche caratteristiche diverse tra loro e di poter quindi essere alternati a seconda dei terreni o delle situazioni di corsa. Il belga è un passista di grande qualità ed è stato già capace di vincere alcune corse di spessore in carriera, mentre i due francesi hanno una maggiore resistenza in salita, con Sénéchal dotato anche di un discreto spunto veloce, mentre Cavagna ha mostrato una discreta resistenza anche in salita, capacità che combina con le sue doti da cronoman per attaccare da lontano, come successo nella vittoria di tappa alla Vuelta della passata stagione.

In rampa di lancio c’è inoltre il danese Kasper Asgreen, campione nazionale a cronometro e soprattutto secondo a sorpresa all’ultimo Giro delle Fiandre. Classe ’94, lo scandinavo ha dimostrato di essere un ottimo corridore da Classiche, bravo soprattutto ad attaccare da lontano, come aveva fatto anche nella tappa del Tour de France con arrivo a Gap, quando si è dovuto accontentare del secondo posto alle spalle di Trentin. Proprio alla Grande Boucle, poi ha confermato anche delle straordinarie doti da uomo squadra, mettendosi a fare il ritmo in testa al gruppo per centinaia di chilometri, soprattutto quando il compagno Alaphilippe era in maglia gialla. Corridore molto completo, sarà interessante vedere come sarà sfruttato nel composito scacchiere della corazzata belga.

Nelle classiche di un giorno l’altro uomo di riferimento sarà tuttavia il ceco Zdenek Stybar, esperto sopratutto del pavé, con tanti successi nelle semi-classiche belghe, una Strade Bianche e sopratutto due secondi posti alla Parigi-Roubaix. Autore di un buon 2019, spesso tuttavia chiuso dallo svolgimento di corsa, quest’anno avrà per la prima volta il ruolo di terminale offensivo della squadra, potendo così cercare di far fruttare al meglio la presenza dei compagni ed essere lui a portare la stoccata definitiva. Agile e potente allo stesso tempo, ha le qualità per fare la differenza su più terreni.

Uomini di fatica a seconda delle circostanze saranno anche Iljo KeissePieters SerryDries DevenynsTim Leclerq, uomini sempre pronti a lavorare per i propri capitani, sfruttando al meglio le proprie caratteristiche. Infine, non bisogna dimenticare Mattia Cattaneo, che dopo tanti anni in formazione italiane, vivrà la sua prima esperienza all’estero. provando a dare una mano nelle corse da un giorno più dure e andando a caccia di successi di tappa nei Grandi Giri. Passista-scalatore in grande crescita negli ultimi due anni dopo stagioni difficili, nel 2020 potrebbe finalmente cercare di raggiungere quel livello che gli sembrava promesso dai brillanti risultati nelle categorie giovanili.

Nei Grandi Giri ha spesso fatto il capitano Bob Jungels, corridore lussemburghese anche specialista delle prove contro il tempo, che in carriera ha ottenuto due top 10 e altrettante maglie bianche  al Giro d’Italia, del quale ha avuto l’onore di vestire anche la maglia rosa per alcuni giorni, oltre a vincere la Liegi-Bastogne-Liegi due anni fa. Nel 2020 dovrà provare a sfruttare la sua versatilità per ottenere un risultato importante (che sia in un GT o in una Classica) che possa riscattare il suo opaco 2019, nel quale ha fatto capire, con la bella vittoria alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne, che anche il pavé è una specialità in cui può misurarsi con successo. Una ecletticità che vuole confermare anche in questo 2020, lavorando per le classiche in primavera per poi farsi notare al Tour de France.

L’anno appena concluso è stato invece di grande crescita per James Knox. Lo scalatore britannico ha fatto il suo esordio in un GT al Giro d’Italia, ma si è fatto notare soprattutto sulle strade della Vuelta. Il classe ’95, infatti, nonostante un infortunio nelle ultime tappe, ha provato a lottare per la top 10 fino all’ultimo giorno. Le condizioni fisiche non gli hanno permesso di andare oltre l’undicesima posizione, ma il piglio e la caparbietà con i quali ha corso sino alla fine sono quelle dei grandi scalatori e hanno fatto già innamorare di lui molti appassionati. Il 2020 potrebbe essere già  l’anno buono per capire se è un corridore da top 10 o può puntare anche più in alto.

Le Giovani Promesse

A dispetto della giovane, e in alcuni casi giovanissima, età, non si possono più definire promesse corridori come Evenepoel, Hodeg, Cavagna e Asgreen, che hanno già ottenuto risultati importanti. Risultati importanti che ha già ottenuto a livello giovanile Ian Garrison, che è anche il campione nazionale a cronometro tra gli élite. Ventunenne, può già vantare due anni di esperienza con la Hagens Bermans Axeon, che gli ha permesso di prendere già parte ad alcune corse World Tour. Il giovane statunitense è talmente versatile che nemmeno in casa Deceuninck sanno precisamente quale sarà il suo futuro (qualcuno ha già azzardato paragoni con Julian Alaphilippe e Michal Kwiatkowski), quel che è certo è che nel 2020 verrà lasciato libero di crescere senza troppe pressioni.

Altro nuovo arrivato è l’italiano Andrea Bagioli. Per capire, invece, che tipo di corridore è lui basta guardagli il palmarès a livello giovanile, con una vittoria e un secondo posto al Piccolo Lombardia e un secondo posto anche alla Liegi-Bastogne-Liegi U23. Giunto in casa Deceuninck a soli vent’anni, sembra sia già nel posto giusto per un corridore dalle sue caratteristiche, dove potrà crescere al fianco di alcuni dei più grandi specialisti delle Classiche al mondo, cercando da subito di farsi notare per la sua agilità in salita.

Come Garrison, arriva dalla Hagens Bermans Axeon anche il portoghese Joao Almeida, un corridore dalla buona resistenza in salita, che si difende molto bene anche a cronometro (tanto da essere campione nazionale a livello U23) e che in futuro potrebbe evolversi in un corridore da classifica generale, senza comunque mettere da parte le Classiche più dure come il Lombardia e il Trittico delle Ardenne. La squadra ha dimostrato sin da subito di puntare su di lui, convocandolo già per tutte e tre le corse australiane di inizio anno.

Dovrà verosimilmente lavorare ancora per un altro anno al servizio dei compagni, nelle Classiche del Nord e non solo, il danese Mikkel Honoré, corridore che ha dato buoni segnali nelle sue prime apparizioni con un talento completo, mentre c’è molta curiosità intorno al veloce e coriaceo Jannik Steimle, che ha corso nella squadra di Lefevere già nella seconda parte di 2019 come stagista, portandosi già a casa il Campionato delle Fiandre. Sarà proprio in corse di questo tipo che il tedesco proverà a ritagliarsi degli spazi nel 2020.

Infine, a partire dal 1 luglio arriverà in squadra anche il ventenne belga Mauri Vansevenant. Il classe ’99 si è già messo in mostra a livello giovanile, vincendo il Giro della Valle d’Aosta e chiudendo in sesta posizione il Tour de l’Avenir, dopo aver indossato anche per un giorno la maglia gialla. Corridore che va molto forte in salita, spesso ha sofferto il cambio di passo, se però riuscirà a migliorare anche in questo aspetto (e i margini per farlo sembrano esserci) potrebbe diventare nel giro di quattro o cinque anni uno dei migliori corridori da corse a tappe in squadra.

© Procyclingstats

Contatti
DECEUNINCK-QUICK STEP
Rue de la greve 8
1643 Luxembourg
LUSSEMBURGO
Email: info@decolef.com
Sito: https://www.deceuninck-quickstep.com
Organico
ALAPHILIPPE Julian 11.06.1992 FRA
ALMEIDA Joao 05.08.1998 POR
ARCHBOLD Shane 02.02.1989 NZL
ASGREEN Kasper 08.02.1995 DEN
BALLERINI Davide 21.09.1994 ITA
BENNETT Sam 16.10.1990 IRL
CATTANEO Mattia 25.10.1990 ITA
CAVAGNA Rémi 10.08.1995 FRA
DECLERCQ Tim 21.03.1989 BEL
DEVENYNS Dries 22.07.1983 BEL
GARRISON Ian 14.04.1998 USA
HODEG Álvaro José 16.09.1996 COL
JAKOBSEN Fabio 31.08.1996 NED
JUNGELS Bob 22.09.1992 LUX
KEISSE Iljo 21.12.1982 BEL
KNOX James 04.11.1995 GBR
LAMPAERT Yves 10.04.1991 BEL
MØRKØV Michae 30.04.1985 DEN
SÉNÉCHAL Florian 10.07.1993 FRA
SERRY Pieter 21.11.1988 BEL
STEELS Stijn 21.08.1989 BEL
ŠTYBAR Zdeněk 11.12.1985 CZE
VAN LERBERGHE Bert 29.09.1992 BEL
Neoprofessionisti
BAGIOLI Andrea 23.03.1999 ITA
EVENEPOEL Remco 25.01.2000 BEL
HONORÉ Mikkel Frølich 21.01.1997 DEN
STEIMLE Jannik 04.04.1996 GER
Staff
General Manager LEFEVERE Patrick 06.01.1955 BEL
Direttore Sportivo PEETERS Wilfried 10.07.1964 BEL
Ass. Direttore Sportivo BRAMATI Davide 28.06.1968 ITA
Ass. Direttore Sportivo LODEWYCK Klass 24.03.1988 BEL
Ass. Direttore Sportivo SCHEIDECKER Ricardo POR
Ass. Direttore Sportivo STEELS Tom 02.09.1971 BEL
Ass. Direttore Sportivo VAN BONDT Geert 18.11.1970 BEL
Ass. Direttore Sportivo VAN SLYCKE Rik 03.02.1963 BEL
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