Presentazione Tour of Utah 2017

La seconda parte di stagione del calendario americano si apre con il Tour of Utah 2017. La corsa a tappe americana, che quest’anno andrà in scena fra il 31 luglio ed il 6 agosto, è nata nel 2004 ed in questi anni, ad esclusione dell’edizione 2007 non disputata per l’assenza di sponsor, è stata in rapida crescita diventando prima nel 2011 una corsa 2.1 e poi ottenendo lo status di 2.HC a partire dal 2014. Al via quest’anno sedici squadre fra le quali una WorldTour come la BMC e due team italiani come la Bardiani – CSF e la NIPPO – Vini Fantini.

HASHTAG UFFICIALE#TOU17

ALBO D’ORO

2016 MORTON Lachlan
2015 DOMBROWSKI Joe
2014 DANIELSON Thomas
2013 DANIELSON Thomas
2012 TSCHOPP Johann
2011 LEIPHEIMER Levi
2010 LEIPHEIMER Levi
2009 MANCEBO Francisco
2008 LOUDER Jeff
2007 –
2006 MONINGER Scott
2005 BAJADALI Andrew
2004 OSGUTHORPE

LE TAPPE

Percorso impegnativo quest’anno al Tour of Utah. Solo due delle sette tappe in programma sulla carta dovrebbero sorridere ai velocisti, mentre nelle altre frazioni potrebbero esser protagonisti gli uomini di classifica od i cacciatori di tappe. Ad aprire la corsa una tappa che si snoderà tutta nella località di Logan con due GPM in programma, ma salvo clamorose sorprese a giocarsi la vittoria dovrebbero essere i velocisti. Situazione diversa invece il giorno dopo con il primo arrivo in salita che potrebbe dare le prime indicazioni su chi vincerà la corsa. Maggiori indicazioni le darà sicuramente la terza tappa con una cronoscalata di 9 chilometri su una salita che presenta una pendenza media del 5,5%.

Uomini di classifica che vivranno una “giornata di riposo” nella quarta tappa con l’arrivo di South Jordan City favorevole ad un arrivo a ranghi compatti. A decidere la corsa saranno le ultime tre frazioni che si apriranno con la doppia scalata della salita di Bountiful, ma con l’arrivo che sarà posto al termine di una discesa. La tappa chiave però sarà quella del giorno dopo con una frazione di soli 100 chilometri che presenta però prima la salita di American Fork Canyon, ma soprattutto quella di Snowbird dove è posto il traguardo, con gli ultimi sei chilometri sempre fra il 6 e l’8% di pendenza media. A chiudere la corsa una frazione nella località di Salt Lake City, capitale dello Utah, con un circuito da affrontare 10 volte dove potrebbero crearsi dei distacchi se la classifica sarà ancora corta.

  • Tappa 1, 31/07: Logan > Logan (213 chilometri)
  • Tappa 2, 01/08: Brigham City > Snowbasin Resort (152 chilometri)
  • Tappa 3, 02/08: Big Cottonwood Canyon > Big Cottonwood Canyon (9 chilometri) [cronometro individuale]
  • Tappa 4, 03/08: South Jordan City > South Jordan City (203 chilometri)
  • Tappa 5, 04/08: Layton > Bountiful (185 chilometri)
  • Tappa 6, 05/08: Heber Valley > Snowbird Resort (99 chilometri)
  • Tappa 7, 06/08: Salt Lake City > Salt Lake City (118 chilometri)

I FAVORITI

Tutti gli occhi saranno rivolti alla BMC. La formazione americana è infatti l’unica WorldTour al via e quindi di conseguenza la squadra da battere. Analizzando la startlist emerge chiaramente come il grande favorito sia Brent Bookwalter (BMC), terzo nell’edizione del 2015 alla sua ultima partecipazione, senza però dimenticare i compagni di squadra Manuel Senni e Joey Rosskopf, che potrebbero avere carta bianca se le sensazioni del compagno di squadra non saranno delle migliori. La concorrenza per la BMC però sarà molto forte a partire da Serghei Tvetcov (Jelly Belly p/b Maxxis), Giulio Ciccone (Bardiani – CSF) ed il duo della NIPPO – Vini Fantini con Marco Canola Ivan Santaromita (NIPPO – Vini Fantini).

Da non sottovalutare poi Daniel Alexander Jaramillo (UnitedHealthcare Pro Cycling Team), Pierpaolo Ficara (Amore & Vita – Selle SMP), Francisco Mancebo (Hangar 15 Bicycles), già due volte nella Top10, Janier Alexis Acevedo (UnitedHealthcare Pro Cycling Team) e soprattutto il giovane talento americano Neilson Powless (Axeon Hagens Berman). Quest’ultimo partirà come capitano della formazione Continental americana con William Barta e Jhonatan Narvaez che potrebbero però rappresentare più di una semplice alternativa.

Tanti infine i possibili outsider a partire da Kyle Murphy (Cylance Cycling) ed Alex Aranburu (Caja Rural – Seguros RGA), passando poi per Rob Squire (Hangar 15 Bicycles), Taylor Eisenhart (Holowesko-Citadel Racing Team), Mihkel Raim (Israel Cycling Academy), Robin Carpenter (Holowesko-Citadel Racing Team) ed il duo della Rally Cycling con Rob BrittonSepp Kuss.

MATERIALE TECNICO

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