Presentazione cronometro uomini Bergen 2017

A chiudere la prima parte dei Campionati del Mondo di Bergen 2017 ci penserà la cronometro riservata agli uomini professionisti. 31 i chilometri in programma fra Bergen ed il Mount Floyen, che permetteranno di capire se Tony Martin riuscirà a confermarsi oppure ci sarà un nuovo campione del mondo. Un percorso insidioso ed atipico, che avrà come punto chiave la salita finale, con gli ultimi 3,4 chilometri che presenteranno una pendenza media del 9,1%.

ORARIO DI PARTENZA PRIMO CORRIDORE: 13:05

ORARIO DI PARTENZA ULTIMO CORRIDORE: 17:03

IL PERCORSO

La prima parte del percorso che affronteranno gli uomini sarà identica a quella affrontata da Donne Juniores e uomini Under23. Un circuito con pochi metri di pianura, ma senza grandi asperità, con i corridori che dovranno affrontare anche un tratto in ciottolato prima del primo passaggio a Bergen. A quel punto riaffronteranno i primi 12 dei 15 chilometri del circuito, arrivando così ai piedi della salita finale del Mount Floyen. Una asperità che cambierà completamente la corsa, tanto che molti corridori potrebbero decidere anche di cambiare anche la bicicletta. Nonostante i soli 3,4 chilometri, sarà un tratto decisivo e molto duro: la pendenza media sarà del 9,1%, con tratti anche al 10,2%.

I FAVORITI

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Da Alexey Lutsenko a Tony Martin saranno 65 i corridori a lottare per la conquista della cronometro. Alcuni dei corridori al via sono già tagliati fuori dalla vittoria fin dalla partenza, mentre altri si giocheranno l’oro sul filo dei secondi. Il grande favorito sulla carta è Tom Dumoulin (Paesi Bassi) che si adatta alla perfezione alla prova di domani. La concorrenza per il neerlandese però sarà molto elevata, a partire da Chris Froome (Gran Bretagna). Anche per il britannico il percorso sembra essere fatto su misura e con ogni probabilità lotterà per la medaglia fino alla linea del traguardo, considerando anche i chilometri finali. Discorso diverso invece può essere fatto per gli ultimi due vincitori del titolo mondiale a cronometro: Tony Martin (Germania) e Vasil Kiriyenka (Bielorussia). Dopo le loro vittorie, i due non sono più riusciti a brillare nelle prove a cronometro ed il percorso potrebbe esser troppo duro per loro nel finale. Nonostante ciò proveranno entrambi a vendere cara la pelle ed in particolar modo l’attenzione andrà riposta su Martin visto che dodici mesi fa aveva deluso, così come quest’anno, prima di conquistare l’oro a Doha.

Grande attenzione andrà riposta poi su corridori come Tejay Van Garderen (Stati Uniti), Ilnur Zakarin (Russia), Bob Jungels (QuickStep – Floors), Wilco Kelderman (Paesi Bassi), reduce da una buonissima cronometro alla Vuelta, Nicolas Roche (Irlanda), Jarlinson Pantano (Colombia), Primoz Roglic (Slovenia) e Rohan Dennis (Australia). Si tratta infatti di un gruppo di corridori forte in salita che hanno già dimostrato in passato di poter disputare buone od ottime prove contro il tempo. Ottime prove contro il tempo che al Mondiale ha già fatto l’ex campione europeo Jonathan Castroviejo (Spagna) che è un discreto scalatore, ma bisognerà vedere come si potrà difendere nel tratto finale della corsa da corridori più forti di lui in salita.  Stesso identico discorso può essere fatto anche per Nelson Oliveira (Portogallo), mentre corridori come Maciej Bodnar (Polonia), Victor Campenaerts (Belgio) o Stefan Kung (Svizzera) sembrano esser tagliati fuori proprio per via del tratto finale troppo duro rispetto alle loro caratteristiche.

Tanti infine i possibili nomi a sorpresa, a partire da Yves Lampaert (Belgio) e Tobias Ludvigsson (Svezia), passando poi per Jan Barta (Repubblica Ceca), Gorka Izagirre (Spagna), Lasse Norman Hansen (Danimarca), Alexey  Lutsenko (Kazakistan),  Jasha Sutterlin (Germania), anche se questi ultimi due saranno i primi a partire e quindi non avranno riferimenti cronometrici, Edvald Boasson Hangen (Norvegia) ed Andrey Grivko (Ucraina).

Per quanto riguarda l’Italia l’unico atleta al via sarà Gianni Moscon. Il corridore trentino ha dimostrato alla Vuelta a España e nella cronosquadre di avere una buonissima condizione ed il percorso sembra potersi adattare alle sue caratteristiche. Proprio per questo motivo si può sperare in un suo buon piazzamento finale.

METEO PREVISTO

Rovesci. Temperature fra 13 e gli 11°C con vento a 11 km/h. Umidità del 92% con possibilità di precipitazione dell’80%.

MAGGIORI INSIDIE

Sono tante le possibili trappole della cronometro maschile. Ovviamente, a partire dal percorso, con quel finale così duro che potrebbe ribaltare tutte le posizioni nell’ordine d’arrivo finale. Proprio per via della salita finale, inoltre, c’è l’incognita del cambio bicicletta, con alcuni corridori che potrebbero fermarsi per cambiare la bici ai piedi della salita. Un altro aspetto da non sottovalutare sarà il meteo, visto che fra il primo corridore a partire e l’ultimo ci saranno ben 4 ore e l’intensità della pioggia potrebbe variare.

MATERIALE TECNICO

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