Giro d’Italia 2019, Presentazione Percorso e Favoriti Quattordicesima Tappa: Saint-Vincent – Courmayeur
Giornata esplosiva al Giro d’Italia 2019. Saranno infatti solo 131 i chilometri in programma tra Saint-Vincent e Courmayeur, ma di questi neanche una ventina sono di pianura. Il resto è tutta una alternanza di salita e discesa per un totale di cinque GPM da affrontare, oltre ad un paio di brevi salite non repertoriate, per un dislivello totale di 4000 metri. In assoluto la tappa più breve di questa edizione, potrebbe dunque essere una delle più difficili, rivelandosi giornata chiave di questa edizione che questo fine settimana entra davvero nel vivo con le prime impegnative tappe alpine.
La prima salita è posta dopo appena sette chilometri, con il Verraye (6,7km al l’8%, max 13%) che rappresenta il trampolino ideale per iniziare da subito ad indurire la corsa, probabilmente più per cercare la fuga di giornata che per iniziare la bagarre tra i big, anche a causa del breve tratto di pianura verso Aosta che segue la discesa. Dopo il primo traguardo volante posto proprio nel capoluogo, pochi chilometri verso Brenlo, da dove inizia la lunga salita di Verrogne (13,8km al 7,1%, con punte del 13%), uno dei momenti più duri di questa tappa così temuta. Il tratto più duro sarà proprio all’inizio, ma è una salita abbastanza irregolare, che presenta più volte pendenze oltre il 10%, potenzialmente mettendo così in difficoltà i non scalatori. Il gruppo potrebbe dunque esplodere qui, con la possibilità che non si ricomponga più sino al traguardo.
Dopo il GPM di prima categoria una fulminea discesa al termine della quale si ritorna subito a salire verso Truc D’arbe, una breve scalata di 8,2km al 7% di pendenza media, con punte del 12%. Momento molto importante sarà il tratto successivo, un brevissimo falsopiano di sette chilometri che si impennerà poi verso La Salle, secondo traguardo volante dove saranno dunque in palio anche secondi di abbuono. Dopo lo scollinamento, una rapida picchiata porterà a Morgex, dove inizia l’impegnativo Colle San Carlo, la salita più attesa del giorno, con la pendenza media e massima più elevata del giorno. Sono infatti 10,5 chilometri al 9,8% di media, con punte del 15% già sulle prime rampe. Se la corsa non è già entrata nel vivo è qui che si potrà fare la differenza.
L’ultima salita, posta dopo una discesa molto insidiosa, è sulla carta la più semplice del giorno, con gli 8 chilometri verso Courmayeur molto irregolari. Primi tre chilometri intorno al 6%, con punte del 9%, con gli ultimi tre invece con pendenza media appena del 3% (intervallati da un falsopiano discendente). Niente di proibitivo, ma se prima ci sarà stata la bagarre che tutti attendiamo, anche qui si rischia di perdere terreno.
ORARIO DI PARTENZA: 13:10
ORARIO DI ARRIVO (PREVISTO): 16:58 – 17:32
DIRETTA TV: 12:15 – 14:30 Raisport+ / 14:30 – 18:00 Rai2 / 14:00 – 17:45 Eurosport 1
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Favoriti Quattordicesima Tappa Giro d’Italia 2019
Le prime salite hanno chiaramente fatto emergere il nome di Mikel Landa, che approfittando di un importante ritardo in classifica generale è riuscito a recuperare terreno in entrambe le occasioni. Punta di una Movistar che vorrà continuare a correre con la sua studiata aggressività, il basco è uscito rinforzato nelle convinzioni e nel morale dalle prime salite e, se avrà recuperato dallo sforzo odierno, può dire la sua anche giocando ad armi pari con gli avversari. Difficilmente infatti l’ex Astana godrà della libertà che gli è stata concessa negli ultimi giorni, ma non è detto che non sappia uscire vincitore dallo scontro frontale. Ancora meglio di lui è posizionato in classifica il compagno di squadra Richard Carapaz che, sornione, anche oggi è riuscito a staccare gli avversari e a rosicchiare secondi che lo rilanciano prepotentemente in ottica podio.
Resta grande l’attesa per il duello tra Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), con vista anche su una Maglia Rosa che Jan Polanc (UAE Team Emirates) potrebbe trovarsi costretto a cedere dopo la prima strenua resistenza. Dopo la guerra di nervi odierni, proseguita nel dopo tappa con le dichiarazioni al vetriolo dello Squalo, i due protagonisti annunciati sono chiamati a dar seguito a un guanto di sfida ormai lanciato. Con gli avversari che si sono riavvicinati in classifica lo sloveno non potrà più gestire all’infinito, mentre il messinese può finalmente capitalizzare una condizione che dà l’impressione di essere sfavillante ma che, almeno in salita, non ha ancora misurato. A spostare l’ago della bilancia può essere anche la forza dei collettivi, con quello emiratino che ha ritrovato nelle ultime 48 ore la piena efficienza di uomini chiave come Damiano Caruso e Domenico Pozzovivo mentre la compagine neerlandese fatica a mettere gregari credibili accanto al suo leader ogniqualvolta la strada sale.
Di un eventuale stallo possono beneficiare ancora una volta corridori come Rafal Majka (Bora-hansgrohe), Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin) e Bauke Mollema (Trek-Segafredo). Gli ultimi due potrebbero soprattutto dover correre sulla difensiva per recuperare dall’enorme dispendio di energie odierne, mentre il polacco ha ceduto oggi negli ultimi 2000 metri confermando di non essere il più brillante del lotto quando le pendenze accarezzano la doppia cifra. Ha probabilmente più chance, qualora dovesse dimostrare che il crollo nel segmento finale di oggi sia attribuibile esclusivamente ai nervi, Miguel Angel Lopez (Astana). Il colombiano è ormai lontanissimo in classifica, ma a detta degli avversari è uno dei corridori più in forma. Ricevendo una giornata di tregua dalla dea bendata dovrà necessariamente provare a ribaltare un’inerzia complicata, inserendo magari ancora una volta qualche compagno nell’azione di giornata come possibile testa di ponte per uno scatto nel finale.
Nel mirino del terzo classificato della scorsa edizione c’è anche la riconquista della Maglia Bianca, ceduta oggi a un Pavel Sivakov (Team Ineos) che sta confermando quella crescita esponenziale già testimoniata dal recente trionfo nel Tour of the Alps. Il russo ha tempra e gamba per difendersi, ma difficilmente sarà della partita per la vittoria parziale. Discorso analogo per un finora coriaceo Hugh Carthy (EF Education First), che potrebbe beneficiare del lavoro di Tanel Kangert qualora l’estone non riuscisse a entrare nella fuga.
A proposito di azione da lontano, non è da escludere che possa provare a inserirsi il grande sconfitto delle prime due settimane: Simon Yates (Mitchelton-Scott). Il britannico è ormai tagliato fuori dai giochi per la Rosa di Verona e deve reinventare il suo Giro, provando a salvarlo in corner con una vittoria di tappa. Difficilmente potrà coglierla con la forma palesata finora, ma da un corridore del suo calibro ci si può attendere di tutto anche all’indomani di una giornata nera. Tra i giovani il disegno altimetrico può favorire elementi come Ivan Sosa e Eddie Dunbar (Team Ineos), Valentin Madouas (Groupama-FDJ) e Sam Oomen (Sunweb), mentre sembra quasi scontata la presenza della Maglia Azzurra Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) nell’azione che caratterizzerà la tappa.
Altri nomi da tenere d’occhio per una sortita da lontano sono quelli di Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Fausto Masnada, Mattia Cattaneo e Matteo Montaguti (Androni-Sidermec), Andrey Amador (Movistar), Victor De La Parte (CCC Team), Alexis Vuillermoz (Ag2r La Mondiale), Ben O’Connor (Dimension Data) e un Bob Jungels (Deceuninck-Quick Step) che ha ormai riposto ogni velleità di concludere nella top ten e deve necessariamente puntare a un successo di tappa.
Borsino dei Favoriti Quattordicesima Tappa Giro d’Italia 2019
***** Mikel Landa
**** Miguel Angel Lopez, Primoz Roglic
*** Richard Carapaz, Vincenzo Nibali, Rafal Majka
** Hugh Carthy, Bauke Mollema, Pavel Sivakov, Ilnur Zakarin
* Giulio Ciccone, Thomas De Gendt, Simon Yates, Valentin Madouas, Ivan Sosa
Meteo Previsto Quattordicesima Tappa Giro d’Italia 2019
Rovesci. Precipitazioni: 44%. Umidità: 68%. Vento: 5 km/h verso S. Temperature: minima 8°, massima 14°.
Maggiori insidie Quattordicesima Tappa Giro d’Italia 2019
Dopo una giornata intensa come quella appena affrontata, in cui i corridori si sono dati battaglia praticamente sin dall’inizio, le fatiche potrebbero sentirsi non poco, soprattutto in una frazione in cui praticamente non ci sarà tregua, la cui caratteristica principale è l’esplosività.
Altimetria e Planimetria Quattordicesima Tappa Giro d’Italia 2019
Salite Quattordicesima Tappa Giro d’Italia 2019
NOME | CAT | QUOTA | GPM | INIZIO | LUNGH | DISL | % MED | % MAX |
Verraye | 2 | 1017 | 13,8km | 7,1km | 6,7km | 537m | 8,00% | 13,00% |
Verrogne | 1 | 1582 | 51,5km | 37,7km | 13,8km | 980m | 7,10% | 13,00% |
Truc d’Arbe | 2 | 1256 | 75,9km | 67,7km | 8,2km | 577m | 7,00% | 12,00% |
Colle San Carlo | 1 | 1951 | 106,1km | 95,6km | 10,5km | 1031m | 9,80% | 15,00% |
Courmayeur | 3 | 1293 | 131km | 123km | 8km | 257m | 3,20% | 9,00% |
Cronotabella Quattordicesima Tappa Giro d’Italia 2019
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