Europei Plouay 2020, gli attaccanti beffano di poco il gruppo nella prova uomini U23: vittoria del norvegese Jonas Iversby Hvideberg

Gruppo anticipato di poco nella prova in linea uomini under-23 dei campionati europei di Plouay 2020. Il norvegese Jonas Iversby Hvideberg, fuoriuscito negli ultimi tre giri insieme ad altri corridori, è riuscito infatti a resistere al ritorno del plotone, andando ad imporsi a braccia alzate davanti al danese Anton Charmig, che faceva parte anche lui dei fuggitivi. Terzo posto per un altro degli attaccanti, il ceco Vojtech Repa, con il gruppo che si quindi deve accontentare delle posizioni dalla quarta in giù, compreso l’italiano Michele Gazzoli, decimo al traguardo. Per la Norvegia si tratta del secondo oro in questo Europeo, dopo la vittoria lunedì di Andreas Leknessund nella cronometro maschile sempre degli under-23.

La corsa parte subito forte con l’attacco del francese Nicolas Debeaumarché e del norvegese Sindre Kulset, che però faticano ad andare in fuga, non riuscendo a guadagnare più di 30 secondi sul gruppo, che li tiene a bagnomaria fino a cinque giri dal termine, quando li va a riprendere. A quattro giri dalla fine parte una nuova fuga con Jakob Gessner (Germania), Marijn Van Den Berg (Paesi Bassi) e Vojtech Repa (Repubblica Ceca) che riescono a guadagnare anche più di un minuto sugli inseguitori.

A tre giri dal termine troviamo quindi altri 18 corridori al loro inseguimento, con un ritardo di 44”, mentre il gruppo si trova a due minuti. La situazione alla penultima tornata, sotto una pioggia che comincia a farsi battente, rimane invariata, con l’Italia a guidare l’inseguimento del gruppo. All’ultimo passaggio sotto la linea del traguardo, i due gruppi al comando si fondono ma perdono pezzi, lasciando soltanto Gessner, Van den Berg, Repa e gli ormai ex inseguitori Charmig e Andreas Kron (Danimarca), Valentin Ferron (Francia), Ethan Vernon (Gran Bretagna) e Hvideberg (Norvegia) in testa, che però possono gestire soltanto una manciata di secondi di vantaggio sul gruppo.

A sei chilometri dalla fine, infatti, sono ormai solo 10 i secondi che dividono questi attaccanti dal plotone al loro inseguimento, tuttavia il gruppo non riesce a chiudere il buco per pochi metri, dovendo così accontentarsi di guardare Hvideberg festeggiare e Charmig e Repa prendersi i restanti posti sul podio. La volata dei battuti è vinta dall’estone Markus Pajur davanti al neerlandese Olav Kooij.

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