Giro d’Italia 2020, Peter Sagan non vede l’ora: “Sarà una grande occasione. Vincere sarà uno sballo”
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In occasione della presentazione ufficiale della squadra che affronterà il 2020, Peter Sagan ha parlato dei suoi programmi per la prossima stagione. Un anno che presenterà molte novità per lo slovacco, a partire dalla sua prima partecipazione al Giro d’Italia 2020, per la prima volta nella sua carriera, che comporterà alcune modifiche nel suo calendario di gare e nel suo tradizionale programma di preparazione alla stagione. Il tre volte iridato non sarà al via del Tour Down Under ma parteciperà alla Vuelta a San Juan, per poi dedicarsi alle Classiche e a Giro, dove avrà una squadra molto competitiva con la presenza di Pascal Ackermann, e Tour de France 2020.
Un altro cambiamento sarà che al suo fianco come allenatore e direttore sportivo non ci sarà più Patxi Vila, destinato ad approdare alla Movistar: “Con lui c’era un buonissimo rapporto anche se ormai da una stagione era Sylwester Szmyd a occuparsi principalmente della mia preparazione – le parole del tre volte iridato alla Gazzetta dello Sport – Certo, poi c’era sempre la supervisione di Patxi. A lui devo dire un grosso grazie per tutto quello che ha dato a me e alla squadra e fargli gli auguri per la sua carriera. Resta il fatto che il team è comunque ben strutturato e con “Silvestro” vicino sono tranquillissimo. Dopo tanti anni riesco bene a gestirmi anche da solo. Non ci saranno grandi stravolgimenti nella mia preparazione”.
Il campione slovacco è determinato ad avvicinarsi al 2020, dopo una stagione poco brillante e dopo le vacanze: “Ne ho fatte poche, ma buone. Tra le due mie Gran Fondo, quattro giorni in Colombia insieme a Mario, il mio miglior amico, Giovanni Lombardi e Gabriele Uboldi. Siamo un gruppo inseparabile. Poi lì c’era anche Fernando Gaviria, in corsa è un rivale ma è anche un amico. Poi, dalla settimana scorsa ho ricominciato a pedalare a Montecarlo con Oscar Gatto. Comincerò in Argentina (alla Vuelta a San Juan, ndr), poi farò un training camp in quota, quindi le Classiche, dopo un altro campo di allenamento correrò il Giro. Infine un altro campo di allenamento e poi il Tour de France”.
“Il Giro è una grande occasione – afferma – Sarà la mia prima volta e ci tengo tanto a fare bene. Sapete benissimo quanto abbia l’Italia nel cuore: sono un po’ anche italiano. Mi aspetto una gara dura, ma anche tanti tifosi e tanta gente sulle strade a divertirsi. Sono felice di correre il Giro. Poi la partenza dall’Ungheria che è vicina alla mia Slovacchia lo rende davvero speciale, vincere sarà uno sballo“.
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