Giro d’Italia 2019, Top/Flop del Giorno
La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2019.
TOP
Fausto Masnada (Androni-Sidermec): Arrivato al Giro in grandissima forma, con il dichiarato obiettivo di conquistare una tappa, il corridore bergamasco ci riesce alla prima occasione utile. Malgrado le molte energie spese nelle fasi iniziali, quando prova più volte l’allungo, ne ha ancora per fare la differenza in salita, con una ottima scelta di tempo e una progressione alla quale gli altri non riescono a resistere.
Valerio Conti (UAE Team Emirates): Tatticamente perfetto, il corridore romano è tra i più attivi sin dalla partenza, riuscendo a centrare la fuga giusta con determinazione. Consapevole di avere una occasione d’oro, corre con attenzione e non sbaglia quando c’è da seguire Masnada, spremendosi a fondo per stargli dietro e conquistare un ottimo inizio con un secondo posto che gli vale la Maglia Rosa, il primo italiano da quando Nibali conquistò la corsa ormai tre anni fa. Per il giovane scalatore laziale una occasione importante per farsi notare, con la possibilità di tenere la maglia anche per una settimana e chissà che non ne possa anche uscire una buona classifica finale, a conferma di un ottimo inizio di stagione.
Giovanni Carboni (Bardiani-CSF): Nel finale si lascia sfuggire il treno giusto, dovendo così accontentarsi di un piazzamento, ma è abile comunque a tenersi dietro tutti coloro che avrebbero potuto impensierirlo in ottica Maglia Bianca, primato fra i giovani che va così ad indossare con merito ed orgoglio dopo aver stretto i denti in questa prima settimana. Anche per lui la possibilità di tenerla il più possibile per qualche giorno di meritata gloria.
FLOP
Movistar: José Rojas era il più temuto oggi viste le sue qualità allo sprint, ma in salita la formazione spagnola poteva teoricamente contare su un corridore di spessore come Andrey Amador. La Movistar tuttavia non si organizza al meglio malgrado la presenza di due corridori e si fa sorprendere. Alla fine ne viene fuori un terzo posto che rappresenta la conferma delle qualità del corridore spagnolo, con il rammarico tuttavia di essersi lasciato sfuggire una delle poche occasioni in prima persona che potrà avere in questo Giro, mentre il costaricense fa un balzo avanti in classifica ma non sembra avere le gambe per sfruttarlo.
Squadre assenti dalla fuga: Una occasione persa. Davanti erano rappresentate in dodici, ma delle dieci formazioni assenti più di una avrebbe sicuramente potuto mettere qualcuno davanti. Vero che molte hanno uomini di classifica da proteggere e tenere al caldo, ma considerando il tipo di tappa un uomo potevano sganciarlo per provare intanto a portare in cascina una tappa. Un modo per allentare la tensione che fa comodo a tutti e gratifica i gregari.
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