Giro d’Italia 2018, O’Connor pimpante sull’Etna: “Speravo di prendere la maglia bianca”

Ben O’Connor continua a sorprendere al Giro d’Italia 2018. Il giovane australiano, una delle note più liete per la Dimension Data di questo inizio di stagione, ha dato sfoggio di tutto il suo potenziale anche nell’impegnativo arrivo sull’Etna, rimanendo coi big fino agli ultimissimi chilometri, dovendo abdicare solo quando Simon Yates (Mitchelton-Scott) ha piazzato il colpo decisivo, a circa due chilometri dalla sommità. Il bottino finale parla comunque di un più che soddisfacente 12° posto di tappa, a 43″ dal vincitore Esteban Chaves (Mitchelton-Scott) e soli 17″ dal gruppo di Tom Dumoulin (Team Sunweb) e Chris Froome (Team Sky). Con Louis Meintjes affondato a 3’30”, il 22enne australiano si guadagna così i gradi di capitano della squadra africana, che a questo punto confiderà in lui per un buon piazzamento in classifica generale.

“Gli ultimi 12 chilometri son stati veramente duri e siamo rimasti in circa 20 corridori – ha raccontato dopo il traguardo – Negli ultimi sei chilometri, quando la strada ha cominciato a farsi più dura, sono anche cominciati a susseguirsi gli attacchi. Ho fatto del mio meglio per provare a non staccarmi, sapendo che avrei sofferto se avessi subito provato a seguire gli attacchi. A circa due chilometri e mezzo dal traguardo mi son staccato, ma ho continuato a salire del mio ritmo, cercando di limitare i danni e sperando magari di prendere la maglia bianca“.

Purtroppo per lui, seppur di poco, non è riuscito nell’impresa. Il talentuoso australiano è infatti a solamente 16 secondi dal simbolo del primato di miglior giovane, al momento detenuto da un’altra piacevole sorpresa, Richard Carapaz (Movistar), e nel weekend avrà l’opportunità di provare a strapparglielo, in una lotta tra rookies che promette spettacolo. “Purtroppo non ce l’ho fatta, ma è ancora a portata di mano – si rincuora – Sono davvero contento di essere riuscito ancora una volta a restare coi migliori in una delle salite più iconiche che ci siano, perlopiù al Giro d’Italia”.

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