Giro d’Italia 2018, Nibali dice la sua: “I conti si fanno alla fine, ora arriva terreno per Aru e Froome”

Vincenzo Nibali si gode il Giro d’Italia 2018 da spettatore (interessato). Mentre si prepara al Tour de France, suo secondo obiettivo stagionale dopo le classiche di Primavera, il capitano della Bahrain – Merida osserva dunque chiaramente anche alcuni dei rivali che affronterà poi a luglio, da Chris Froome a Tom Dumoulin, passando per Thibaut Pinot, senza dimenticare il compagno Domenico Pozzovivo che sarà uno dei suoi più preziosi elementi di supporto sulle salite di Francia.

Autore di una clamorosa rimonta nel 2016, quando conquistò il suo secondo Trofeo Senza Fine dopo quello del 2013, il siciliano invita alla prudenza nei giudizi, rilanciando anche le quotazioni di chi sinora è apparso in ritardo di condizione, pagando dazio sulle grandi salite. “Simon Yates finora ha dimostrato grande condizione, ma i conti si faranno alla fine – spiega all’AnsaFabio Aru? Finora ha pagato un po’, ma fra poco arriverà il suo terreno e vediamo cosa succede. Lo stesso vale per Froome”.

In particolare, “per l’inglese bisogna tener conto anche delle due cadute e delle conseguenze sul suo morale. Deve recuperare, ma ha dalla sua una grande squadra come la Sky“. Ovviamente, non dimentica anche chiaramente il campione uscente Tom Dumoulin: “È sornione, lo vedi poco ma è sempre lì. Può permettersi di perdere qualcosa che poi può facilmente recuperare nella crono”.

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