Giro d’Italia 2018, Hirt al servizio di Lopez: “La squadra lavora al 100% per lui”

Jan Hirt pronto a sacrificarsi per il capitano al Giro d’Italia 2018. Dopo le ottime prestazioni in maglia CCC Sprandi Polkowice lo scorso anno, il corridore ceco quest’anno ha cambiato squadra e corre in maglia Astana, una squadra agguerrita e compatta in sostegno di Miguel Angel Lopez. Un ruolo da gregario di lusso quindi quello che andrà a svolgere lo scalatore centroeuropeo, che nell’evidenziare il suo ruolo diverso sottolinea anche come il compito che lo aspetta in queste settimane è sostanzialmente più rilassante, accogliendo dunque con favore il nuovo ruolo.

Se nel 2017 ha “potuto lottare per la classica generale”, ora deve “lavorare per un leader e questo è molto più semplice”, ammette infatti il 26enne di Trebic. In questo modo “non bisogna rimanere concentrati e spingere al 100% fino alla fine delle tappe cercando di non perdere tempo”, perché “la cosa principale è il leader, per il quale la squadra lavora al 100%“. Un ruolo nuovo dunque per il corridore della compagine kazaka, soddisfatto di questa nuova collocazione in squadra perché “quando hai un leader forte, in grado di ottenere un buon risultato è un piacere aiutarlo”.

Dopo una prima settimana in crescendo, quel che aspetta i corridori sarà un Giro ancora molto impegnativo e un punto cruciale nella lotta alla Maglia Rosa sarà senza dubbio la difficile scalata alla Zoncolan. Una salita che il corridore ceco ha affrontato in allenamento, con un sorprendente risultato: “Devo dire che non mi è piaciuta – ammette – Ma un conto è farla in allenamento, un altro affrontarla in corsa. Penso che affrontare una salita come lo Zoncolan in corsa, nel vivo della battaglia, sia qualcosa di speciale, dando sensazioni completamente diverse. Quindi penso che potrei cambiare opinione dopo la tappa, anche perché mi piacciono le salite lunge e dalle forti pendenze

Malgrado sia arrivata come una delle squadre di riferimento, sinora non è stato un avvio di Giro brillante per la Astana. I primi arrivi in salita infatti non sono stati molto positivi per la squadra kazaka, che nonostante abbia lavorato a fondo e duramente con i suoi uomini non è riuscita a raccogliere quanto sperato. Lo stesso Hirt infatti prontamente ammette le difficoltà: “Abbiamo avuto due giornate difficili in montagna. Ovviamente mi sento un po’ stanco, ma la sensazione generale è buona e le gambe girano bene. Spero che per l’inizio della settimana finale possano essere ancora migliori”.

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