I Volti Nuovi del Gruppo, Filippo Ganna: “Sogno la Roubaix e un titolo olimpico”

Inizia la stagione 2017 e con essa riparte la rubrica I Volti Nuovi del Gruppo. Sulle pagine di SpazioCiclismo ci sarà la possibilità di conoscere al meglio i neoprofessionisti italiani che faranno ufficialmente il loro ingresso del gruppo. Questa sera, per l’appuntamento inaugurale, abbiamo con noi Filippo Ganna, in forza al Team UAE Abu Dhabi. Nato a Verbania il 25 luglio 1996, è uno degli astri nascenti del ciclismo internazionale e sbarca nel mondo dei grandi con un palmares di tutto rispetto. Campione del Mondo su pista nell’inseguimento individuale, lo scorso anno ha vinto la Parigi – Roubaix Espoirs dimostrando di essere un ragazzo dal grande futuro. Passista-veloce, non avrà particolari pressioni da parte della squadra, che vuole farlo crescere con calma verso un futuro roseo.

Pochi giorni all’inizio ufficiale dell’avventura da professionista, come ti senti? 
Abbiamo lavorato bene questo inverno e cercheremo di portare risultati fin dalla prima gara. Faremo una settimana di allenamento in Argentina e poi si comincerà. Naturalmente a livello di forma le sensazioni non sono ottime, visto che è l’inizio della stagione, ma sto lavorando per arrivare al meglio.

Cosa ti porti dal 2016? 
La poca esperienza che ho potuto fare e tanti bei risultati che mi hanno soddisfatto a livello personale. Saranno i grandi del team a darmi una mano quest’anno e fare più esperienza possibile, per poi guardare al futuro.

Dopo la Vuelta a San Juan sai già che corse farai?
Correrò il GP Costa degli Etruschi e la Coppa del Mondo di Cali poi da lì il calendario è da definire bene.

La pista continuerà ad avere un ruolo importante nella tua stagione?
Abbiamo Cali a febbraio, poi il Campionato del Mondo e lì vedremo il da farsi e come arrivare al 100%. La squadra mi darà il suo sostegno.

Un movimento, quello della pista, che sta continuando a crescere anche grazie ad una generazione che sta regalando tanti risultati importanti. Ti senti parte della rinascita di questa specialità in Italia? 
Spero di sì anche se è Elia Viviani colui che ha dato la spinta più forte. Speriamo un giorno di diventare anche noi del quartetto punti di riferimento per il ciclismo su pista, senza dimenticare il settore dei velocisti.

Quanto è importante l’esperienza su pista per rende al meglio su strada? 
Da un punto di vista tecnico può darti una grossa mano, ma anche a livello di occhio, nella lettura della corsa. Quest’anno cambierà tutto, un altro mondo, speriamo che i più esperti del gruppo possano darmi una mano.

Che obiettivi ti sei posto per il 2017? 
Voglio difendere la maglia iridata e fare bene al campionato a cronometro. Tutto quello che viene sarà importante.

Parlando di te, come ti sei avvicinato il ciclismo? 
Mi sono avvicinato al ciclismo quasi per gioco, all’inizio era più un distruggere il giardino di mio padre con la bicicletta poi lui mi ha spinto ad andare seriamente a pedalare su una bicicletta da strada da lì mi sono appassionato fino a che ho seguito il percorso fino a qua

Quando ti sei reso conto di poter raggiungere alti livelli? 
Ancora ci dobbiamo arrivare, ora si chiude un libro e se ne apre uno nuovo. Bisognerà vedere le prime gare ora che sono nel vero ciclismo.

La corsa dei tuoi sogni? 
Il mio sogno nel cassetto è la Parigi – Roubaix. Come secondo, ma non meno importante, un titolo olimpico. È il livello più alto per uno sportivo e portare a casa un risultato del genere credo sia il massimo.

Esordirai al fianco di Andrea Guardini, al quale potresti dare una mano nelle volate. Come ti trovi con lui?
Con Andrea siamo assieme da una settimana. È un corridore che ha vinto molto, ma è una persona umile, ti aiuta molto e lo ringrazio. È stato vermaente gentile in questo periodo e spero di ricambiare anche con qualche risultato su strada aiutarlo e dargli una grossa mano per arrivare a grandi risultati.

Quest’anno è prevista la partecipazione ad un Grande Giro? 
Aspettiamo

Passi al professionismo con tanti risultati importanti alle spalle, questo ti mette un po’ di pressione?
Sono abbastanza tranquillo, Chiudiamo un libro e se ne apriamo uno nuovo, per iniziare a scrivere questa storia. Sono pronto a mettermi lì, penna in mano. Al momento non si può sapere come potrà andare, magari il prossimo anno mi ritrovo a lavorare.

In squadra come ti trovi? 
Abbiamo un organico con molti italiani e questo ti permette di avere buoni feedback e un legame più stretto, hai modo sentirti al telefono ed avere contatti. In particolare ho un meccanico che abita vicino se ho bisogno qualcosa lui mi aiuta. Per me questo è molto importante.

Non sarai il solo neoprofessionista in squadra, questo pensi possa aiutarti?
Con Consonni, Troia e Ravasi siamo quattro giovani che veniamo dalla stessa squadra e ci conosciamo già. Eddy abita vicino a me riusciamo a vederci spesso anche al di fuori del ciclismo. Con Simone corriamo insieme anche su pista e nell’ultimo anno ci siamo frequentati spesso con Oliviero. Possiamo farci forza a vicenda tutti e quattro.

Ringraziamo Filippo Ganna per la disponibilità. A nome di tutta la redazione di SpazioCiclismo un grande in bocca al lupo per la sua avventura con i professionisti. 

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