Israel Cycling Academy, Boivin auspica il ritorno alla Parigi-Roubaix nel 2019: “La gara più bella”

Alla soglia dei 30 anni Guillaume Bovin è pronto a vivere la sua quinta stagione tra i professionisti. Nell’organico della Isreal Cycling Academy per il quarto anno di fila, il canadese di Montréal ha preso parte al Giro d’Italia nel 2018 e, dopo essersi fratturato lo stinco a causa di una caduta nell’Elfstedenronde a metà giugno, è tornato in gran spolvere a fine stagione ottenendo buoni piazzamenti e conquistando la Famenne Ardenne Classic a fine settembre con un’azione da finisseur che gli ha permesso di anticipare il gruppo. Un risultato che ne eleva il morale in vista della ripresa dell’attività agonistica, con i primi appuntamenti del nuovo anno già fissati sul calendario.

“Parto con un buon morale – ha dichiarato a Velo101 – e nella prossima stagione ho deciso di avere meno obiettivi. Pochi, ma buoni per essere sempre competitivo […] Farò un camp in Arizona a gennaio e poi dovrò decidere se iniziare con il Challenge Maiorca o in Provenza. L’ideale sarebbe andare in Francia perché c’è molto vento e sono le condizioni migliori per iniziare a far girare la gamba”. Tra gli obiettivi della formazione israeliana c’è anche la partecipazione al Tour de France 2020: “È una cosa che mette pressione, ma siamo una grande squadra e con le nuove regole, e i punti, sarà divertente lottare per raggiungerlo. Starà a noi dare tutto per acquisire di diritto il posto senza passare attraverso una Wild Card”.

Tra quelli personali, invece, Boivin ne fissa un altro Oltralpe: “Mi piacerebbe correre di nuovo la Parigi-Roubaix. Spero davvero che potremo ottenere alcuni inviti per gare del genere. L’anno scorso alla Parigi-Nizza siamo entrati spesso nelle fughe e queste soluzioni, alla lunga, potrebbero andarci bene. Dal mio punto di vista la Roubaix rimane la gara più bella e affascinante in calendario e mi auguro davvero di potervi partecipare una seconda volta”. La sua unica apparizione risale al 2013, quando, in maglia Cannondale, non riuscì a raggiungere il Velodromo.

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