Francia, Lilian Calmejane controcorrente: “Non vedo perché dovremmo poter uscire in tutta libertà prima di tutti gli altri. Dobbiamo essere di esempio”
Lilian Calmejane fuori dal coro. Mentre in Francia alcuni professionisti chiedono di poter tornare ad allenarsi al più presto, eventualmente con una deroga speciale, il portacolori della Total Direct Energie si scaglia contro questa proposta avanzata dalle istituzioni ciclistiche d’Oltralpe. Come aveva già espresso in passato rispetto al ruolo che devono avere i professionisti, il 27enne di Albi ribadisce la sua posizione riguardo al rispetto delle regole che deve essere uguale per tutti, con gli sportivi che devono essere uguale agli altri e aiutare in questo momento di unità nazionale anche dando il buon esempio.
“Non vedo perché dovremmo poter uscire in tutta libertà prima di tutti gli altri, considerando anche che non ci sono competizioni prima del mese di luglio – spiega al quotidiano L’Equipe – Per me gli sportivi devono essere irreprensibili ed essere di esempio. L’unità, è anche questo che ci permetterà di uscire da questa crisi senza troppi danni”.
Un profondo esempio di senso civico quello del vincitore di tappa a Tour de France e Vuelta a España, simbolo della sua squadra e sempre più tra i leader del movimento transalpino. Mettere gli interessi del proprio paese e dei suoi cittadini davanti ai propri, specialmente in un momento di grande crisi (il suo sponsor è considerato tra i più a rischio viste le difficoltà della produzione di combustibili) come quello che stiamo vivendo non è sempre così semplice. Lilian Calmejane dimostra invece così il coraggio di una posizione difficile nel suo ambiente, che di certo non naviga in acque calme in questo periodo viste le forti difficoltà economiche che stanno colpendo inevitabilmente anche il ciclismo.
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