Daniele Bennati non è più CT dell’Italia: “Guidare la nazionale è stato un sogno bellissimo, ma lascio con un dispiacere”

Daniele Bennati saluta la nazionale con rammarico. Tre stagioni in cui magari non sono arrivati i risultati sperati, ma che evidentemente non hanno avuto il finale desiderato, né tantomeno meritato. Il tecnico toscano sembrava infatti inizialmente solido nel suo ruolo di commissario tecnico con la conferma ai vertici della FCI di Cordiano Dagnoni, ma dopo la sua elezione il rinnovato presidente della Federciclismo ha cambiato i suoi piani. La modalità non è piaciuta all’ex corridore aretino, che lamenta di aver ricevuto ogni volta rassicurazioni riguardo la sua conferma, tranne poi scoprire, a cose praticamente fatte, che invece non sarà più lui a guidare gli uomini nelle prove su strada. Non manca dunque l’inevitabile delusione per il trattamento ricevuto, come spiega bene lui stesso in una nota.

Finisco con le stesse parole con cui ho iniziato nel novembre del 2021.
Per me guidare la Nazionale di Ciclismo su strada è stato un sogno bellissimo.
Prima ad occhi chiusi, poi ad occhi aperti.
E per questo ringrazio chi me l’ha fatto vivere, cioè la Federazione Ciclistica Italiana e tutti quelli che con me hanno condiviso gioie e dolori legati a tale esperienza.
Come tutte le volte che ti svegli, ti dispiace che il sogno sia finito.
Nel mio caso il rammarico è dovuto al fatto che non ho avuto la possibilità di completare un progetto che, per il momento storico in cui si trova attualmente il ciclismo italiano su strada, anche rispetto a quello di altri paesi, richiedeva tempi più lunghi.
Sarei comunque ugualmente felice ed orgoglioso se vedessi, in un prossimo futuro, qualcuno dei giovani che con me hanno indossato per la prima volta la maglia azzurra, primeggiare in qualche corsa di livello internazionale.
Per il rispetto che ho per tutti gli appassionati di questo meraviglioso sport, mi sembra doveroso ed onesto significare che il mio dispiacere è dovuto anche al “trattamento di fine rapporto” che mi è stato riservato.
Ho letto nei principali quotidiani sportivi nazionali prima che il mio incarico sarebbe stato rinnovato e poi, invece, che avrebbero nominato altra persona al mio posto.
Il tutto, ricevendo, da chi di dovere, dapprima ampie rassicurazioni sulla mia conferma, e successivamente, invece, nessuna comunicazione circa il mancato rinnovo dell’incarico.
Credo che chi si assume la responsabilità di decidere per la FCI abbia tutto il diritto di non rinnovare il mio contratto e di nominare un altro C.T., ma non invece anche quello di tenere simile comportamento nei miei confronti. Una condotta, in conseguenza della quale, ho anche rinunciato ad importanti incarichi professionali per l’amore che nutrivo e nutro per la maglia azzurra.
Ringrazio, infine, tutti i ragazzi che hanno sudato e faticato per la maglia della nostra meravigliosa Nazione, lo Staff e tutti coloro che in questi tre anni ci hanno fatto sentire il loro affetto, incitamento e vicinanza lungo le strade di tutto il mondo. Sarò sempre il primo a tifare per il ciclismo italiano.
Da domani, anzi da ieri, anche io sarò dei Vostri, con la speranza di poter prima o poi rivivere il sogno dal quale mi sono appena svegliato.

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